venerdì 31 gennaio 2020

Le crisi umanitarie dimenticate



Articolo da Info Cooperazione

Si sono verificate nel continente africano nove su dieci delle cosiddette crisi dimenticate, eventi drammatici che hanno coinvolto milioni di persone che vanno dalla siccità, ai conflitti, alle epidemie e all’insicurezza alimentare. In molti paesi i cambiamenti climatici stanno trasformando emergenze occasionali in eventi quasi “quotidiani”, rischiando così che il focus della comunicazione si sposti altrove nonostante la crisi continui ad esserci, ormai inascoltata.

Succede così che sui nostri media questi drammi di intere popolazioni sia raccontati con un trafiletto di dieci righe o con la citazione di un comunicato stampa mentre si consumino fiumi di inchiostro per fomentare un inutile dibattito sulla presunta crisi migratoria. Sarebbe invece più utile parlare di più e meglio di questi eventi avversi e dei drammi che milioni di persone stanno affrontando per capire le ragioni profonde dei flussi migratori, in particolare quelli provenienti dall’Africa.


Non sorprendono quindi i risultati del rapporto “Suffering in Silence: the 10 most under-reported humanitarian crises of 2019” che analizza le dieci crisi che hanno ricevuto meno attenzione (o non hanno ricevuta affatto) da parte dei media nel 2019. L’analisi dell’organizzazione internazionale CARE si riferisce alla copertura mediatica online globale e mostra una tendenza relativa ad alcuni Paesi che ricorrono ogni anno nell’elenco, il rapporto infatti è arrivato alla sua quarta edizione ed è stato arricchito includendo fonti di media online spagnole e arabe oltre che quelle inglesi, francesi e tedesche precedentemente analizzate. Le ricerche e le analisi hanno prodotto un database di oltre 2,4 milioni di articoli pubblicati nel 2019 che hanno permesso di identificare quali crisi umanitarie hanno avuto minor attenzione mediatica a livello globale.

Si rileva inoltre una crescita dei collegamenti tra gli effetti dei cambiamenti climatici causati dall’uomo e la longevità e la complessità delle crisi umanitarie; dal Madagascar al Lago Ciad alla Corea del Nord, la maggior parte delle crisi classificate sono in parte conseguenza della mancata gestione delle risorse naturali, dell’aumento degli eventi meteorologici estremi e del riscaldamento globale in senso più ampio. Ecco di seguito l’elenco stilato nel rapporto:

1.      Madagascar: colpito dalla crisi climatica, oltre 2,6 milioni di persone colpite dalla siccità
Alla fine del 2019, oltre 2,6 milioni di persone sono state colpite dagli effetti della siccità, e più di 916.000 persone hanno avuto bisogno immediato di assistenza alimentare. Il Madagascar ha il quarto tasso più alto al mondo di malnutrizione cronica, con un ogni due bambini al di sotto dei cinque anni soffrono di arresto della crescita.

2.      Repubblica Centrafricana: un brutale conflitto nel cuore dell’Africa, circa 2,6 milioni di persone hanno un disperato bisogno di assistenza umanitaria
Violenti scontri e attacchi contro i civili hanno costretto un cittadino su quattro della Repubblica Centrafricana a fuggire dalle proprie case. Più di 600.000 persone sono sfollate all’interno del proprio paese e quasi 594.000 persone hanno cercato rifugio nei paesi vicini come il Camerun, la Repubblica Democratica del Congo e il Ciad, tutti Paesi che lottano con alti tassi di povertà.

3.      Zambia: sul fronte del cambiamento climatico, circa 2,3 milioni di persone nel paese hanno urgente bisogno di assistenza alimentare
In Zambia, gli effetti del cambiamento climatico sono innegabili. Si stima che 2,3 milioni di persone nel paese abbiano urgente bisogno di assistenza alimentare a causa di ricorrenti e prolungate siccità. L’insicurezza alimentare dovuta a eventi meteorologici estremi, a parassiti o epidemie non è una novità per le nazioni senza sbocco sul mare nell’Africa meridionale. Tuttavia, le temperature nella regione stanno aumentando a circa il doppio del tasso globale, secondo il gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici.

4.    Burundi: instabilità che alimenta una crisi umanitaria, 1,7 milioni di persone lottano cronicamente per nutrire le loro famiglie
Con una prolungata insicurezza politica, alti livelli di povertà e significative preoccupazioni in materia di diritti umani, la situazione umanitaria in Burundi rimane fragile. Catastrofi naturali, movimenti della popolazione, epidemie di malaria e il rischio che l’Ebola attraversano il Paese aggravando una situazione già precaria.


5.      Eritrea: in fuga dalla siccità e dalla repressione, la metà di tutti i bambini sotto i cinque anni è stata stentata a causa della malnutrizione
Una grave siccità nel 2019 dopo un anno secco sopra la media nel 2018 ora peggiora la situazione poiché ulteriori insuccessi colturali portano all’insicurezza alimentare e alla malnutrizione in ampie parti della popolazione. Le comunità nomadi sono particolarmente vulnerabili alle catastrofi naturali come la siccità e le inondazioni durante le stagioni delle piogge.


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Fonte: Info Cooperazione

Autore: redazione Info Cooperazione


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Articolo tratto interamente da Info Cooperazione



2 commenti:

  1. Sì, è vero. Di questi fatti si parla poco o niente e, invece, interessano una gran parte della popolazione mondiale. Invece c'è tanta indifferenza e la popolazione continua a morire. Saluti.

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    1. Le crisi nel mondo sono tante, ma spesso si parla solo di quelle più comode.

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