giovedì 16 gennaio 2020
Sotto la neve, pane di Pietro Mastri
Sotto la neve, pane
Cadde la neve, ma non fu tormenta;
si cadde come fa quando rimane;
un bianco sfarfallio nell'aria spenta,
un floscio s'adagiar di bianche lane.
E da prima infiorò le rame, i fusti,
le nude siepi, tutti i secchi arbusti.
Poi disegnò come di netto smalto,
i margini, le prode, ogni rialto.
Poi s'allargò s'alzò a mano a mano,
stese una coltre là dal monte al piano.
Sii benvenuta, neve! La sementa
non crescerà precoce in spighe vane,
ché la fredda tua coltre l'addormenta.
Io sento dir: « Sotto la neve, pane ».
Pietro Mastri
2 commenti:
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Mi credi se ti dico che proprio oggi parlando della mancanza di neve citavo questa poesia? Mi manca la salutare neve che tarda ad arrivare. Saluti.
RispondiEliminasinforosa
Il clima è cambiato, troppi fenomeni estremi.
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