Daniele Verzetti il Rockpoeta® nei suo versi, tratta un tema molto delicato: l'anoressia.
Angolo curato e gestito da Daniele Verzetti il Rockpoeta®
MONICA
Io non ero mai abbastanza per i miei genitori
Ho lottato contro questa realtà fino a 13 anni
Poi ho scelto la via della ribellione
Una ribellione, almeno inizialmente, silenziosa:
Smetterla col cibo.
Intanto quando all'inizio avevo proprio fame
Sapevo cosa fare: mi alzavo la notte
Svuotavo il frigo e poi
Pentita dal mio cedimento
Conoscevo la soluzione per riprendere il controllo su di me
Per essere quella con la linea perfetta,
Per essere la migliore:
Due dita in gola et voilà
Ripristinato lo status quo ante!
Linea perfetta, insomma,
Per voi forse
Ed i vostri occhi.
Io invece
Continuavo a guardarmi con occhi diversi
I miei occhi
E quindi a vedermi sempre ed ancora imperfetta
Grassa e sbagliata.
Le ragioni per cadere in questo baratro?
Le più disparate
Disagi personali di varia natura:
Per me i miei che non mi apprezzavano
Per Giovanna la separazione precoce dei suoi genitori ed il senso di abbandono
Per Giulia un patrigno che la molestava
Per Sonia la perdita di una persona cara.
Vero
Voi potreste dire che sono tutti alibi per non lottare
Ma a quell'età sei fragile
E l'anoressia sembra essere l'unica arma efficace
Per avere un controllo totale su di te
E credere di stare bene.
E poi, volete saperne una?
A noi che li consideriate alibi non ce ne frega niente
Perchè non cerchiamo e non vogliamo giustificazioni
Noi vogliamo e desideriamo restare così!
Ed intanto gli anni passano
Ed il controllo morboso sul tuo corpo aumenta
Si perfeziona.
Come mai oggi vi parlo come Monica?
Quando è scattata la molla per voler tornare sana?
Esattamente due anni fa:
Il crollo
Lo svenimento
Il coma
E come per miracolo
Mi hanno riacciuffata all'ultimo per un capello:
Pesavo 23 kg a 17 anni
Lì ho capito che non volevo morire
Che non volevo bruciare la mia vita
Lì ho ritrovato il coraggio di farmi aiutare
Ed ho perfino ritrovato l'affetto dei miei genitori
Se mai l'avevo perso.
E vi parlo perchè questo passo non è scontato
Altre non ce la fanno
Altre provano ma falliscono
Altre pur volendolo non trovano la forza e l'aiuto per uscirne
Altre si suicidano.
Serve parlarne
Serve che noi, voi, tutti quanti ne parliamo
E senza toni compassionevoli o di condanna
Ma con azioni e parole concrete e d'aiuto.
Servono specialisti capaci e più informazione
Ed infine, serve l'amore di chi ci sta vicino.
Perchè
Ora che ne sono uscita lo so
Il disagio nasce da una debolezza interiore
Figlia di una causa esterna.
E non è mai un alibi.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
L'articolo originale è pubblicato su L'Agorà
Questo post, fa parte dell'iniziativa gli angoli. Se anche tu, vuoi avere uno spazio fisso in questo blog, clicca qui.
Ho già commentato sul blog di Daniele.
RispondiEliminaConfermo quello che ho scritto. Una poesia da brividi!
Si parla sempre troppo poco di questo problema.
EliminaGrazie Vincenzo è il post che avrei scelto anch'io si parla sempre troppo poco di anoressia.
RispondiEliminaUn grazie a te, l'anoressia è un problema molto serio.
EliminaÈ davvero bella e terribile. Complimenti a Daniele e grazie a te.
RispondiEliminasinforosa
Mi unisco ai tuoi complimenti.
EliminaQuesta poesia si merita tutto lo spazio possibile.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Sono d'accordo!
EliminaUn problema serio trattato con delicatezza e oggettiva informazione. Grazie:
RispondiElimina"Servono specialisti capaci e più informazione
Ed infine, serve l'amore di chi ci sta vicino."
Sintesi mirabile.
L'aiuto è di fondamentale importanza.
EliminaIl coraggio di farsi aiutare..
RispondiEliminaproprio così...non bisogna avere paura di chiedere aiuto, non bisogna lasciarsi andare.
Grazie Daniele per questi tuoi versi che colpiscono l cuore.
Giusto Riccardo!
EliminaVi ringrazio tutti per le bellissime parole che mi avete lasciato e ringrazio ancora una volta di più te Vincenzo per lo spazio concessomi. Un abbraccio di cuore a tutti voi.
RispondiEliminaDaniele
Un grazie a te, per avermi onorato della tua presenza.
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