martedì 2 ottobre 2018

Argentina: la guerra di Macri contro migranti e sindacalisti

Grabois

Articolo da Peacelink

Lo scorso 18 settembre la polizia di Buenos Aires ha tenuto in stato di fermo, per alcune ore, Juan Grabois, dirigente della Confederación de los Trabajadores de la Economía Popular, Jaquelina Flores e Rafael Klejzeir, anch'essi della Ctep. L'arresto è avvenuto durante una manifestazione di protesta, del tutto pacifica, promossa dal Movimiento de Trabajadores Excluidos (Mte) per protestare contro la detenzione di sei ambulanti senegalesi. I due militanti del Mte che si occupavano di prendere le difese dei venditori ambulanti sono stati a loro volta arrestati.

Questo episodio, una volta di più, evidenzia come il modello del presidente argentino Macri sia quello della tolleranza zero. Rilasciato due ore dopo il suo arresto, Grabois, a cui erano stati imputati i reati di attentato e di resistenza a pubblico ufficiale, ha raccontato che lui e gli altri dirigenti sindacali sono stati sottoposti ad ogni tipo di maltrattamenti. Grabois non è uno sconosciuto, ma una personalità nota per il suo ruolo di rappresentante dei lavoratori dell'economia informale e per la sua vicinanza a Papa Francesco. La sua detenzione rappresenta un messaggio molto chiaro alle organizzazioni popolari argentine: Macri e il suo governo non guarderanno in faccia a nessuno.

Solo pochi giorni prima del suo arresto, Grabois si era attirato numerose critiche da parte della ministra dello Sviluppo sociale Carolina Stanley, che aveva duramente stigmatizzato la sua richiesta al governo di varare un grande piano per l'occupazione e lanciato l'allarme per la recrudescenza degli attacchi xenofobi contro i venditori ambulanti senegalesi. Non appena è arrivata la polizia, a cui era stato ordinato di bloccare a qualsiasi costo la manifestazione di protesta del Movimiento de Trabajadores Excluidos, Grabois aveva cercato di mediare tra i suoi compagni del Mte e gli agenti, i quali avevano già iniziato a sparare lacrimogeni e proiettili di gomma. Nel giro di poco Grabois è stato arrestato, ma ha raccontato che alcuni poliziotti avevano un atteggiamento provocatorio ("sembravano drogati") e, non appena giunto in carcere, al dirigente sindacale sono state calpestate più volte le mani e i piedi. Anche Diego Mendieta, altro esponente della Ctep, ha riferito di essere stato picchiato a calci e pugni. Quanto a Jaquelina Flores, esponente della Federación de Carreros y Recicladores, oltre che della Ctep, ha riferito di essere stata apostrofata con insulti sessisti e razzisti.


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Fonte: Peacelink


Autore: David Lifodi

Licenza: Copyleft 


Articolo tratto interamente da Peacelink

Photo credit Gerardo Gamarra (Enviada por el autor) [CC BY-SA 4.0 ], via Wikimedia Commons


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