domenica 7 ottobre 2018

Il Nobel per la Pace 2018 a Nadia Murad e a Denis Mukwege

Nadia Murad 2017 (cropped)Docteur Denis Mukwege


Articolo da Centro Studi Sereno Regis

5 ottobre 2018 – Il Centro Piemontese di Studi Africani (CSA) accoglie con gioia l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace 2018 a Denis Mukwege, che lo ha ricevuto insieme a Nadia Murad, vittima e testimone dei crimini perpetrati contro la comunità Yazida in Iraq. Il Premio è stato loro riconosciuto per l’impegno contro l’uso della violenza sessuale come strumento di guerra e nei conflitti armati. Inoltre, entrambi hanno operato affinché si diffondesse la conoscenza dell’utilizzo di tali pratiche come strumento di guerra.


Tale riconoscimento si verifica nel decimo anniversario dalla risoluzione 1820 (2008) del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che ha stabilito come l’utilizzo della violenza sessuale come arma di guerra costituisca un crimine di guerra e una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionali.


Il CSA è particolarmente onorato di aver ospitato a Torino il dottor Mukwege nel novembre 2017, quando il nuovo premio Nobel per la Pace, già vincitore del Premio Sakharov 2014 del Parlamento Europeo per il suo impegno nel campo dei diritti umani, ha partecipato a diverse iniziative organizzate dal CSA, con il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte, dell’Ufficio del Parlamento europeo a Milano e del Collegio Carlo Alberto di Torino.

Denis Mukwege ha fondato il Panzi Hospital a Bukavu nella Repubblica Democratica del Congo ed ha aiutato le donne vittime di violenza sessuale o con gravi problemi ginecologici. “L’uomo che ripara le donne” in 14 anni ha assistito più di 40.000 vittime: per il suo lavoro e la sua denuncia è stato minacciato più volte e costretto a vivere sotto protezione all’interno del suo ospedale, insieme alla famiglia.

Il Comitato per il Nobel norvegese, l’istituzione che designa il vincitore del Premio Nobel per la Pace, ha riconosciuto come il dottor Mukwege sia il miglior simbolo, a livello nazionale ed internazionale, della lotta per debellare l’utilizzo della violenza sessuale nei conflitti. Il dottor Mukwege non solo si è speso in prima persona per curare le vittime di tali abusi, ma è diventato un testimone fondamentale della complessa situazione del suo paese, la Repubblica Democratica del Congo, continuando a denunciare senza tregua l’impunità per gli stupri di massa e le responsabilità del governo della Repubblica Democratica del Congo e delle altre nazioni per non aver agito sufficientemente per fermare questi crimini.

Il CSA auspica che questo riconoscimento internazionale porti ad una nuova attenzione sull’utilizzo della violenza sessuale come strumento di guerra e ad un ulteriore sforzo della comunità internazionale per la risoluzione dei conflitti nella Repubblica Democratica del Congo.


6 commenti:

  1. Un premio meritatissimo ! Buona domenica sera.

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  2. Non li conoscevo, mi sembrano meritevoli del premio. Approfondirò, il Nobel per la pace è tra i Nobel il più interessante, a volte discutibile, a volte forte. Spero sia questo.

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  3. Finalmente un nobel dato davvero a chi lo merita e non in base alla notorietà del soggetto. Era ora che si tornasse a rispettare il senso reale di questo riconoscimento.

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