venerdì 12 ottobre 2018

L'Etna scivola lentamente nello Ionio


Articolo da Wired

Le pendici sud-orientali dell’Etna stanno scivolando nel mar Ionio a un ritmo di 2-3 centimetri all’anno. Un dato questo già noto da tempo ma a cui la comunità scientifica non era ancora riuscita a dare una spiegazione definitiva. Ora, un nuovo studio del Geomar (Centro Helmotz per la Ricerca Oceanica di Kiel, in Germania), a cui hanno collaborato anche i ricercatori italiani dell’Ingv di Catania, ha analizzato per la prima volta i dati provenienti dal fondale marino, riuscendo a dare un’idea migliore del perché il vulcano si stia muovendo. E ciò che sta accadendo, riferiscono i ricercatori su Science Advances, è davvero preoccupante.

Contrariamente a quanto ipotizzato finora, ovvero che lo slittamento in mare potesse essere causato dal magma in risalita, i ricercatori hanno scoperto in questo nuovo studio che lo spostamento delle pendici sud-orientali del vulcano è indotto principalmente dalla gravità. E ciò, raccontano gli scienziati, potrebbe portare a un improvviso collasso catastrofico del vulcano, che nella peggiore delle ipotesi potrebbe dar vita a uno tsunami.

Per capirlo, da aprile 2016 a luglio 2017 i ricercatori hanno raccolto dati direttamente dal fondale marino grazie a particolari strumenti che hanno permesso loro di seguire lo slittamento del versante sottomarino. Più precisamente, i ricercatori hanno installato una rete di 5 trasmettitori subacquei dotati di sensori di pressione su entrambi i lati del confine meridionale sommerso del vulcano.

Questi hanno registrato sia le variazioni di distanza tra loro sia l’aumento di pressione, indicativa del movimento del fianco instabile rispetto alle aree circostanti stabili. Per quasi tutta la durata dello studio, i sensori dei trasmettitori sono rimasti pressoché stabili. Fino a quando, tra il 12 e il 22 maggio 2017, hanno registrato un notevole cambiamento: uno slittamento del fianco di ben 4 centimetri verso Est.

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Fonte: Wired

Autore: Marta Musso

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Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.

Articolo tratto interamente da Wired



4 commenti:

  1. Impressionante, un'altra potenziale situazione ad alto rischio, per un Pianeta sempre più simile ad una polveriera con il timer inserito...

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    1. Rimanendo in tema tsunami, non ci dimentichiamo il vulcano sottomarino Marsili, monitorato da un bel po'.

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  2. Nel mondo tutto si muove anche quello che sembra apparente immobile, non so quando avverrà spero il più tardi possibile oppure che si trovi un modo per mantenere la situazione come status quo

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