giovedì 7 dicembre 2023

Li soprani der monno vecchio di Giuseppe Gioachino Belli



Li soprani der monno vecchio

C'era una vorta un Re cche ddar palazzo
Mannò ffora a li popoli st'editto:
"Io sò io, e vvoi nun zete un cazzo,
Sori vassalli bbuggiaroni, e zzitto.

Io fo ddritto lo storto e storto er dritto:
Pòzzo vénneve a ttutti a un tant'er mazzo:
Io, si vve fo impiccà, nun ve strapazzo,
Ché la vita e la robba Io ve l'affitto.

Chi abbita a sto monno senza er titolo
O dde Papa, o dde Re, o dd'Imperatore,
Quello nun pò avé mmai vosce in capitolo."

Co st'editto annò er boja pe ccuriero,
Interroganno tutti in zur tenore;
E arisposeno tutti: È vvero, è vvero. 

Giuseppe Gioachino Belli 


Nessun commento:

Posta un commento

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.