giovedì 14 dicembre 2023

Caccia alle streghe nelle università americane contro chi difende i palestinesi



Articolo da mpr21

Questo articolo è stato tradotto automaticamente. La traduzione rende il senso dell’articolo, tuttavia consigliamo di leggere il testo originale su mpr21

Gli studenti statunitensi si sono mobilitati in difesa del popolo palestinese e sono iniziate le rappresaglie. La presidentessa dell'Università della Pennsylvania, Liz Magill, è stata licenziata sabato perché lo hanno chiesto i milionari che la finanziano.

Nelle università non comandano i rettori, ma chi mette a disposizione i soldi.

Insieme al presidente dell'Università di Harvard Claudine Gay e al presidente del Massachusetts Institute of Technology (MIT) Sally Kornbluth, Magill è stato sottoposto a un'udienza maccartista alla Camera dei Rappresentanti.

I direttori di tre delle più prestigiose istituzioni accademiche degli Stati Uniti sono stati sottoposti a deliranti interrogatori per non essere riusciti a prevenire “l’ondata di antisemitismo” che sta colpendo le università.

Negli ultimi due mesi, le università e i college di tutto il Paese hanno adottato misure per vietare le proteste studentesche sia dei difensori della Palestina che degli ebrei antisionisti. Le ritorsioni sono comuni. Gli studenti sono stati accelerati e le loro offerte di lavoro revocate.

La proiezione del documentario “Israelism”, che denuncia il lavaggio del cervello dei giovani ebrei americani da parte dei sionisti, è stata vietata all'Hunter College dell'Università della Pennsylvania a New York e in altri centri accademici.

La governatrice di New York Kathy Hochul ha minacciato di ritirare i finanziamenti pubblici alle università se i presidenti non metteranno fine all’”antisemitismo” nei campus universitari.

La campagna repressiva si è estesa agli istituti. Gli studenti delle scuole superiori di New York e San Diego che hanno incitato alla protesta contro la pulizia etnica in Palestina sono stati denunciati come “antisemiti” dai media.

Chiunque osi esprimere opposizione o anche solo mettere in discussione i crimini israeliani deve essere messo a tacere ed espulso dall’università, inserito nella lista nera, attaccato e molestato dai sionisti nel campus e sul posto di lavoro.

L’obiettivo centrale di questa caccia alle streghe è assoggettare le scuole e le università agli interessi della politica estera americana, dello Stato e dell’esercito. Il pretesto è lo stesso di sempre dal 1948: l’antisemitismo.

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Fonte: mpr21

Autore: Redacción

Licenza: Copyleft 


Articolo tratto interamente da 
mpr21


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