giovedì 21 dicembre 2023

Prosopopea di Dante di Giovanni Boccaccio




Prosopopea di Dante

Dante Alighieri son, Minerva oscura
D'intelligenza e d'arte, nel cui ingegno
L'eleganza materna aggiunse al segno
Che si tien gran miracol di natura.

L'alta mia fantasia pronta e sicura
Passò il tartareo e poi 'l celeste regno,
E 'l nobil mio volume feci degno
Di temporal e spirital lettura.

Fiorenza gloriosa ebbi per madre
Anzi matrigna a me pietoso figlio,
Colpa di lingue scellerate e ladre.

Ravenna fummi albergo nel mio esiglio;
Et ella ha il corpo, e l'alma il sommo Padre
Presso cui invidia non vince consiglio.

Giovanni Boccaccio


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