Articolo da Link Coordinamento Universitario
439 € in media per una stanza singola: questo è il dato complessivo riportato all’interno del report annuale sugli affitti di Immobiliare.it, un aumento rispetto ai costi (già inaccessibili per moltissim* student* fuorisede) del 2021 dell’11%.
In molte città universitarie come Bologna, Firenze e Padova
l’incremento dei costi dallo scorso anno è stato altissimo, arrivando a
prezzi medi proibitivi, tutti al di sopra dei 400€ al mese. Il record lo
raggiunge Milano con 620€ al mese in media per una singola, un costo
decisamente insostenibile per le decine di migliaia di student*
fuorisede che a settembre vorrebbero iniziare un percorso di studi in
quella città.
Città | Media stanza singola | Variazione dal 2021 |
Bologna | 447€ | +16,7% |
Firenze | 451€ | +18,5% |
Milano | 620€ | +20,1% |
Padova | 458€ | +42,2% |
Roma | 465€ | +9,3% |
Nella maggior parte delle città universitarie, il mercato degli
affitti è arrivato a livelli pre-Covid, con la breve fase di distensione
generata dalla pandemia già superata. Se per un paio d’anni abbiamo
vissuto una parziale riduzione degli affitti, ora la nuova ondata di
student* che si sposterà per studiare troverà università e città ancora
più impreparate ad accoglierl*.
Se la situazione resta quella attuale, tantissim* student* dovranno fare estremi sacrifici o addirittura rinunciare a studiare per l’insostenibilità del costo di una stanza. Da anni ribadiamo la necessità che università, enti regionali per il diritto allo studio e amministrazioni comunali delle città universitarie si assumano la responsabilità di mettere in campo azioni concrete per garantire il diritto all’abitare dell* student*.
Ogni città vive di un specificità intrinseche al proprio contesto urbano, ma sono tante le misure che si possono attivare per contrastare il caro affitti:
- Chiediamo una revisione e un ampliamento dei posti alloggio negli studentati gestito dal pubblico e non dal privato
- Chiediamo incontri in ogni città con il Comune per il Canone concordato, affinché venga tutelato il diritto all’abitare di ogni student*
- Regolamentare le piattaforme per affitti brevi, tra cui Airbnb, Booking etc –
Tantissime stanze destinabili ad affitti per student* vengono
ogni anno convertite in alloggi per affitti brevi a scopo turistico, una
modalità di affitto su cui gli speculatori lucrano, spesso senza
nessuna forma di tassazione. Una regolamentazione di queste piattaforme
che ne limiti l’espansione incondizionata è fondamentale per fermare i
processi di turistificazione a cui stanno andando incontro moltissime
città che oltre ad essere poli universitari sono anche città di grande
attrazione turistica. Basta osservare il preoccupante dato di Venezia,
in cui la domanda è quasi quadruplicata (+373,2%) nel corso dell’ultimo
anno.
Continua la lettura su Link Coordinamento Universitario
Fonte: Link Coordinamento Universitario
Autore: Link
Licenza:
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 2.5 Italia.
Articolo tratto interamente da Link Coordinamento Universitario
Sono prezzi insostenibili, senza dimenticare il resto.
RispondiElimina