martedì 12 ottobre 2021

Addio alle barriere coralline?



Articolo da Unimondo

Le barriere coralline di tutto il mondo sono disturbate. Da chi? Una volta erano i saccheggiatori di coralli, oggi è il cambiamento climatico. Quello che è certo è che se le barriere coralline, hotspot di biodiversità mondiali e driver dell’economia di molti paesi, sono in declino costante, la colpa diretta o indiretta è sempre nostra e in particolare del costante aumento della temperatura al quale l’uomo sta sottoponendo il Pianeta. Se l’aumento delle temperature e l’acidificazione dei mari continuano di questo passo, entro il 2054 i coralli non riusciranno più a produrre il loro scheletro di carbonato di calcio e potrebbero cominciare a dissolversi. La notizia non è nuova, ma due studi pubblicati quest’estate su Communications & Environment e su Scientific Reports ci spiegano bene perché siamo molto vicini ad un punto di non ritorno visto che dal 1970 ad oggi il tasso di crescita e di calcificazione delle barriere coralline è diminuito in media del 4,3% ogni anno, mentre la copertura corallina mondiale si è ridotta in media dell’1,8% all’anno. 

Su Communications & Environment gli scienziati della Southern Cross University hanno esaminato 53 studi già pubblicati, analizzando i tassi di crescita e di calcificazione di ben 36 località con barriere coralline, situate in 11 Paesi del mondo. Tra queste non poteva mancare la Grande Barriera Corallina australiana, ma anche il Reef Shiraho in Giappone, le barriere di diverse isole delle Hawaii, della Florida, dello stato di Palau, della Polinesia francese, delle isole delle Filippine e persino del Mar Rosso. Gli scienziati hanno documentato in tutti questi habitat la morte di molti coralli: quando la temperatura dell’acqua è troppo elevata, infatti, i coralli espellono la loro alga simbionte e si verifica il cosiddetto “sbiancamento dei coralli” e il corallo perde con il suo colore anche la possibilità di nutrirsi. Resta dunque una semplice impalcatura di carbonato di calcio. Con l’acidificazione dei mari, invece, gli scheletri calcarei del corallo crescono molto più lentamente a causa della mancanza di carbonato di calcio. Grosse quantità di anidride carbonica prodotta delle attività antropiche e assorbita dal mare reagiscono con l’acqua formando acido carbonico, che a sua volta reagisce con il carbonato di calcio, che viene quindi sottratto ai coralli. Se il livello di CO2 in atmosfera dovesse raggiungere le 500 parti per milione (ppm), la calcificazione degli scheletri dei coralli diventerebbe impossibile

Ecco perché il riscaldamento e l’acidificazione dei mari e degli oceani sono le trappole mortali per le barriere coralline che a differenza di molti animali come pesci e mammiferi marini non possono provare a spostarsi verso acque più fredde per sfuggire alla calura. Secondo i ricercatori che hanno lavorato per Scientific Reports qualche barriera sta provando lentamente a guadagnare qualche grado di longitudine, anche se con scarso successo. Secondo le nuove scoperte del Florida Institute of Technology e dell’US Geological Survey,  le barriere coralline della Florida non potranno compiere questa migrazione verso latitudini più elevate perché sono bloccate dalle ondate di freddo provenienti da nord, sempre più frequenti. Questo ecosistema si trova quindi intrappolato nelle acque tropicali, costretto a “bollire” in un mare sempre più caldo. Oggi in Florida resta solo il 2% della barriera corallina originaria, il resto è già andato perduto per via dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento. Come altre zone costiere senza barriere coralline la Florida sarà sempre più esposta al moto ondoso, alle tempeste tropicali e agli uragani perdendo nei prossimi decenni circa 4,4 miliardi di dollari derivanti dalle attività turistiche e dalla pesca, oltre a 70.000 posti di lavoro.   


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Fonte: Unimondo

Autore: 
Alessandro Graziadei


Licenza: Licenza Creative Commons
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Articolo tratto interamente da 
Unimondo.org


6 commenti:

  1. Che aggiungere? I segnali della scomparsa della vita sulla terra ci sono tutti. Se a scomparire per primo, sarà l'animale uomo, forse la terra avrà qualche possibilità di salvezza.

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  2. Se dovesse mai sparire anche la barriera corallina sarebbe un disastro su tutta la linea. Non oso nemmeno immaginarlo.

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  3. Quello che stà uccidendo le barriere coralline è la deficienza e la mancanza di rispetto di troppi turisti ed il caldo eccessivo che oramai ammala le acque marine di molti, troppi posti. Il cambiamento climatico Sigh

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