Forse, non c'è argomento più aggregante e nello stesso tempo più
scindibile del cibo; stavolta vorrei soffermarmi sulle mode gastronomiche degli
ultimi anni.
Noi italiani, abbiamo una
peculiarità; nonostante la grande varietà di materie prime, guardiamo sempre
all'estero e quindi qualsiasi pietanza, abbia un certo non so che di estero o
esotico, per noi è mangiabile. In effetti, abbiamo avuto mode gastronomiche più
che encomiabili e altre decisamente da dimenticare.
Negli anni '50, si affacciavano
i primi cibi in scatola; ma tutto sommato, per chi non poteva permettersi
questi prodotti industriali, resisteva una buona e robusta cucina casalinga con
le innumerevoli varianti regionali, come per esempio: polpette, timballi di
pasta, agnolotti, involtini di carne, coda alla vaccinara, torta di mele e
tartufi al cioccolato.
Durante il boom economico, cioè
negli anni sessanta; vi è un totale cambiamento del modo di mangiare, grazie
anche all'aumento delle possibilità economiche delle famiglie. Quindi via
libera a svariati antipasti come: cocktail di scampi, vol-au-vent,
capesante gratinate, sandwich, fettuccine a doppio burro, tagliatelle paglia e
fieno condite con prosciutto e pecorino, insalata di carne in scatola, insalata
russa, tiramisù, profiterol e dall'America la Banana Split.
Siamo arrivati agli anni
settanta e dalla Francia è appena nata la nouvelle cuisine, basata
su una cucina leggera e con cotture veloci, che forse rivoluzionerà tutta la
gastronomia mondiale. Grazie a questa nuova moda, da noi arriveranno: aspic di
ogni genere, tartare di salmone, anatra all'arancia, gamberoni flambè e come
dessert pesca Melba, la torta foresta nera e il salame di cioccolato.
Dopo il minimalismo anni '70,
arriva tutta l'opulenza degli anni ottanta, pieni di eccessi e la
colesterofobia, ancora molto lontana. Si parte dagli antipasti tartine al
caviale e uova sode ripiene per i primi, risotto alla fragola, tortellini panna
e prosciutto, penne alla vodka, lacerto con purè e piselli, salmone affumicato,
filetto al pepe verde e come dessert uva caramellata, senza dimenticare
il Mont Blanc.
Negli anni novanta invece, s’inizia
a prestare più attenzione all'alimentazione e la forma fisica, prediligendo
alimenti light o quasi, mangiavamo: bresaola con rucola e grano, tagliata di
manzo con rucola e pomodorini, insalata di riso, paella, conchiglioni ripieni,
torta allo yogurt e panna cotta.
Avvicinandoci agli anni
duemila, nascono nuovi concetti culinari come la cucina molecolare e si ha
l'avanzata di un nuovo salutismo. Quindi poca carne rossa e si riscopre una
cucina un po' più contadina: insalate e zuppe di legumi, la riscoperta di grani
antichi tipo avena, kamut, farro e il khorasan. L'arrivo di piatti sempre più
esotici con la moda"ancora imperante" del sushi e della cucina
coreana/vietnamita e il cous cous; invece per i dessert la cheesecake, cupcake,
macarons, pancake e come non dimenticare i muffin nella variante dolce e salata.
Siamo giunti alla fine di questo lungo viaggio, nel vasto mondo delle mode culinarie; sicuramente avrò dimenticato qualche pietanza e vorrei chiedervi a voi, quale vi è rimasta nel cuore e quale avete odiato? A voi la parola...
Autore: Mariangela B.
Coautore: Cavaliere oscuro del web
A parte il sushi, che è il mio cibo straniero preferito, per il resto adoro la cucina della mia regione e in particolare il miele, le mele e la buona selvaggina.
RispondiEliminaNon capisco le diete strane ma non ritengo sia sbagliato, se a una persona piace, mangiare anche cibi stranieri.
Ci sono tante ottime qualità di miele.
EliminaTutto vero. E infatti gli anni '80 sono mitici anche per questo: PANNA E GRASSI A GOGO :) Tutto ciò che faceva male, eccolo servito a volontà :D
RispondiEliminaMoz-
Il boom del colesterolo.
EliminaIo non amo i piatti esteri, preferisco la buona cucina tradizionale italiana. Ultimamente, poi, per un problema di salute, ho dovuto tornare a una cucina molto semplice con molta verdura , carni bianche,pesce, senza zuccheri (Addio dolci, quanto li ho amati !!), con pochissimi grassi . Ho perso 6-7 e mi sento meglio, ho lasciato patatine, pizzette, cioccolato, gelati, salumi, tutto ciò che mi piaceva, praticamente ! Buon pomeriggio.
RispondiEliminaLa cucina italiana è molto varia.
EliminaWoW!
RispondiEliminaComplimenti a entrambi bellissimo post.
Nel cuore forse la il minestrone di pasta e fagioli che mi faceva mia madre da ragazzino....che odio , la trippa e quasi tutto il lesso .
Ciao
Grazie per i complimenti.
EliminaBeh degli anni 80 ricordo soprattutto la panna che si metteva ovunque
RispondiEliminaAdesso si va più cauti.
EliminaLa pasta panna e prosciutto (qualche volta con i piselli) è uno dei piatti che alla fine ho odiato di più :D.
RispondiEliminaLa panna oggi l'ho totalmente abolita, ancor prima dei programmi degli chef televisivi per i quali la panna fa l'effetto del colore rosso per i tori :D
Meglio non abusarne.
EliminaAuguri di Buon Natale!^^
RispondiEliminaMoz-
Spero che hai passato un buon Natale.
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