mercoledì 19 settembre 2018

Settembre è il mese mondiale dell’Alzheimer



Articolo da NuovAtlantide.org

Settembre è il mese mondiale dell’Alzheimer, ed il 21 settembre è la giornata celebrativa istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Alzheimer’s Disease International (ADI). Questa ricorrenza intende testimoniare la crescita di un movimento internazionale che vuole creare una coscienza pubblica sugli enormi problemi provocati da questa malattia e ogni anno riunisce in tutto il mondo malati, familiari e associazioni Alzheimer.

La malattia di Alzheimer è la patologia più diffusa tra le varie forme di demenza, un disturbo tipicamente associato alla terza età, caratterizzata da un progressivo declino della memoria e di altre funzioni cognitive, uno stato provocato da una alterazione delle funzioni cerebrali che implica serie difficoltà per il paziente nel condurre le normali attività quotidiane. Tale patologia è stata definita secondo il Rapporto OMS e ADI del 2012 “una priorità mondiale di salute pubblica”.

La demenza nel mondo fa registrare 9,9 milioni di nuovi casi all’anno, uno ogni 3,2 secondi. Non a caso si stima che siano colpite dal morbo di Alzheimer circa 50 milioni di persone, numero che secondo diverse ricerche è destinato a triplicare entro il 2050. Soltanto in Italia si contano oggi oltre un milione di malati, che raddoppieranno drammaticamente entro tre decenni.

Circa 3 milioni sono le persone coinvolte nell’assistenza dei loro cari nel nostro Paese,  direttamente o indirettamente.

L’Alzheimer non colpisce indelebilmente solo il cervello del malato, ma colpisce il cuore e la vita dell’intero nucleo familiare, e soprattutto della persona che se ne prende cura ogni giorno, spesso per anni, sottoposto allo stress, alla stanchezza, e alla sofferenza di vedere il proprio caro perdere sempre più la propria storia, i propri affetti, il proprio stile di vita. La famiglia ha bisogno di essere appoggiata lungo il percorso di malattia, di acquisire le conoscenze necessarie per stare vicino al malato, ma anche di poter contare sui servizi di presa in carico.

Di fronte a questa emergenza sanitaria famiglie, medici, ricercatori, associazioni Alzheimer,  istituzioni sanitarie, aziende pubbliche di servizi alla persona sono chiamati ad agire insieme per dare risposte concrete ai bisogni dei malati e dei loro familiari.

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Fonte: 
NuovAtlantide.org


Autore: 
Mino Dentizzi


Licenza: Copyleft 



Articolo tratto interamente da 
NuovAtlantide.org



4 commenti:

  1. Caro Vincenzo, anche oggi posso dire, che ho imparato cosa è settembre.
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  2. Non lo sapevo.
    Questa é una malattia che mi terrorizza, per due ragioni fondamentali.
    La prima è che convivo da sedici anni con problemi alla memoria e so quanto questi possano risultare invalidanti, a livello psicologico e pratico.
    La seconda è che ho il terrore di perdere possesso della mia mente.
    Una vita senza ragione.
    In tutti i sensi.

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    1. Tempo fa, avevo letto uno studio che pronosticava l'aumento dei casi, dovuti al troppo stress odierno. Comunque sono in corso molte ricerche, forse entro 10 anni riusciranno a trovare qualche cura.

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