lunedì 3 settembre 2018

Gli studenti protestano contro la carenza di medici e i test d'ingresso


Articolo da Link Coordinamento Universitario

Anche quest’anno, il 4 settembre, più di 60mila tra studenti e studentesse affronteranno il test di ingresso nazionale per l’iscrizione ai corsi di laurea di Medicina e Chirurgia, a fronte di poco più di 9mila posti disponibili.

Le misure di blocco in ingresso per Medicina e Chirurgia, oltre ad essere un enorme ostacolo per le scelte di studio e di vita di studenti e studentesse appena usciti dalla scuole superiori e ad essere costituite da un test iniquo e dannoso, risultano ancora più gravi se rapportate alla condizione in cui versa il Sistema Sanitario Nazionale italiano.

Secondo i dati, rispetto al 2017, 13milioni di italiani rinunciano alle cure per difficoltà economiche. Ciò è dovuto, tra l’altro, alla carenza consistente di medici all’interno degli ospedali, che conduce ad un aumento delle liste di attesa e all’esigenza di dover ricorrere alle prestazioni dei privati, laddove è possibile, per poter rispondere alle esigenze di cura immediate.

La carenza di medici, inoltre, rapportata alla mancanza di assunzioni, nel corso dei prossimi anni comporterà un calo drastico dei posti letto fino a 40.000 unità, collocando l’Italia all’ultimo posto tra i paesi Europei per quanto riguarda il rapporto  tra posti letti per 1000 abitanti.

A fronte di questa drammatica situazione, nessun governo ha mai inserito un piano di risoluzione delle problematiche del Servizio Sanitario Nazionale nelle priorità dell’agenda politica. Al contrario, le strutture ospedaliere e il materiale sanitario subiscono costanti tagli e riduzioni, dimostrandosi sempre più inadatti alla domanda sanitaria del paese.


Ciò è ancor più evidente quando si parla dell’accesso ai corsi di specializzazione, dai quali, anche quest’anno, 2 abilitati su 3 sono rimasti esclusi. L’aumento dei finanziamenti potrebbe garantire il raddoppio dei posti disponibili, ma nuovamente l’aumento del numero delle borse di specializzazione è stata rimandata, nonostante sia chiaro che se non si interviene sulla formazione dei medici aumentando il numero delle borse, il Sistema Sanitario Nazionale soffrirà di una sempre maggiore carenza di organico.

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Fonte: Link Coordinamento Universitario


Autore: Link

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Articolo tratto interamente da Link Coordinamento Universitario



9 commenti:

  1. Esiste un problema tra gli aspiranti iscritti che sono una marea e forse non sono in grado di essere gestiti dagli Atenei (ma questa non è certo una giustificazione, anzi…) e poi quelli che anche senza numero chiuso arriverebbero in fondo. Certo è che qualcosa va fatto ed andrebbe fatto anche per i medici di pronto soccorso visto che i concorsi vanno deserti perché professione troppo rischiosa e per niente o quasi tutelata.

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  2. Perdonami se vado fuori tema, ma ti volevo fare gli auguri di buon anniversario, anche se in ritardo. Ho letto da Claudia!

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  3. Buongiorno e buon Lunedì,
    sullo stato di "decadimento" del sistema sanitario italiano scrissi qualcosa in merito ... (ricorderai senz'altro) ... ma il problema descritto nel post di oggi affonda le radici in una tematica anche peggiore. L'attuale governo, inutile dirlo, sta facendo solo altra propagada elettorale e, come sottolineato nel post, non si mostra minimamente incline ad una reale soluzione di miglioramento del S.Sanitario; ad aggravare la cosa la continua reperibilità Vs Carenza (incoerenza) di personale sanitario. Il cane che si morde la coda insomma! qui il vero problema sta nel fatto che viviamo in uno stato dove non c'è meritocrazia, dove vanno avanti solo raccomandati e figli di .... e dove alla base di tutto vige un'assoluta condizione di sovraccarico burocratico e inconcludente! Ci chiedono di avere pazienza, ed aspettare, ma come si evince dal link di Coordinamento Universitario, la gente non ha più possibilità di curarsi, (con la conseguente evidenza di povertà in aumento), gli studenti fuggono all'estero per mancanza di lavoro, i genitori poi che spendono quattrini per far studiare i figli che non vedranno mai un'occupazione reale e noi, che restiamo nell'attesa di vivere o morire o, per dirla alla Dante - "...Nel mezzo del cammin di nostra vita ..."- insomma ...mi verrebbe da dire una parolaccia ma, per rispetto a te taccio. Felice settimana!

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    1. I problemi reali di questo Paese non vengono mai affrontati, non vedo nulla di buono all'orizzonte.

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  4. Un problema che conosco molto bene, posto il fatto che secondo me i test bisognerebbe farli post università e non prima, i test d'ingresso sono fatti per escludere a priori.
    Il vero problema sono le scuole di specialità dove sovente anche dopo il test chi entra è frequentemente impreparato e trasformare delle persone male indottrinate in esperti di specialità è un lavoro immane.
    Meglio lasciare libero il mercato delle possibilità, sarà cosi l'esperienza, la voglia di lavorare e le motivazioni personali a fare la differenza.

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    1. Bisogna dare la possibilità a tutti di studiare, senza tarpare le ali a nessuno.

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