giovedì 20 settembre 2018

Una giornata particolare: recensione del film



Una giornata particolare è un film del 1977 diretto da Ettore Scola.

Trama 

La vicenda riassume la vita di due persone: Antonietta, casalinga ingenua ed ignorante e madre di sei figli, è sposata con un impiegato statale, fervente fascista; Gabriele è un ex radiocronista dell'EIAR disoccupato.

I due si conoscono nella giornata del 6 maggio 1938, data della storica visita di Adolf Hitler a Roma. Antonietta è costretta a vegliare sul focolare, mentre quasi l'intero caseggiato affluisce alla parata in onore del Führer. Nella palazzina semideserta, si accorge della presenza di un suo dirimpettaio a cui chiede aiuto per la cattura dell'uccello domestico scappato dalla finestra. Gabriele, che fino ad un attimo prima stava meditando il suicidio corre in aiuto della donna ed improvvisamente sollevato inizia a scherzare, accenna passi di rumba con lei e le offre in dono un romanzo (I tre moschettieri).

Nonostante la portiera del palazzo le sconsigli di frequentare il vicino, che lei definisce "un bisbetico, un cattivo soggetto", rimarcando il fatto che come se non bastasse l'uomo è sospettato di essere  antifascista, Antonietta è rapita dal suo fascino discreto, lo invita a casa per offrirgli un caffè, gli mostra il proprio album dove conserva le fotografie del Duce e tenta di conquistarlo sul terrazzo, volendo cogliere un'occasione per fuggire dall'esistenza grama e succube, retaggio della cultura fascista che relegava le donne a un ruolo subalterno di casalinghe fedeli e prolifiche. Gabriele però le deve confessare la sua omosessualità, causa principale del suo licenziamento dalla radio di Stato.

Superato il momento di cocente delusione da parte di Antonietta, che dà anche uno schiaffo a Gabriele per poi rinfacciargli la tentata seduzione, le due infelicità si ritrovano, arrivando a consumare un rapporto d'amore, uniti dalla solitudine delle loro anime. Per Gabriele è anche il giorno in cui viene condotto al confino in Sardegna sempre per il suo orientamento sessuale.

Antonietta lo vede mentre viene condotto via da due guardie, poco prima che ella, dopo avere interrotto la lettura del libro regalatole da Gabriele, sia costretta a tornare alla sua ristretta realtà domestica e a raggiungere a letto il marito-padrone, intenzionato a generare il settimo figlio e magari dargli come nome Adolfo in onore dell'illustre alleato.

Curiosità sul film

Il film negli esterni e in parte degli interni è stato interamente girato a Roma in una delle case di Viale XXI Aprile, i cosiddetti palazzi Federici, il più grande edificio di case popolari costruito in Italia negli anni trenta. Nello stesso stabile è stato girato anche il film Romanzo di un giovane povero.

La mia opinione

Il film mette in mostra gli anni bui del fascismo, nella pellicola vengono trattate diverse tematiche, come l'emarginazione e la discriminazione, temi sempre attuali.

Voto: 8


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4 commenti:

  1. Penso che questa sia una delle pellicole più belle di Scola, intensa e piena di amarezza, un vero film denuncia di un'epoca buia che ha segnato il nostro Paese e che purtroppo spesso si tende a dimenticare.
    È bella anche l'idea di introdurre la lettura come via di fuga e modo per riscattarsi.

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  2. Film straordinario molto attuale, supera gli anni.

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