Chi mai l’ha costruita, un po’ appartata
dall’altre case, come una chiesuola,
e poi che l’ebbe tutta intonacata
le ha scritto in fronte la parola “Scuola”?
E chi le ha messo al collo per monile
una campana senza campanile?
Chi disegnò per lei quei due giardini
con pochi fiori e giovani alberelli
difesi dall’insulto dei monelli
da fascetti di brocche irte di spini?
una campana senza campanile?
Chi disegnò per lei quei due giardini
con pochi fiori e giovani alberelli
difesi dall’insulto dei monelli
da fascetti di brocche irte di spini?
Chi seminò con tanto amor le zolle?
Per qual bambino costruir la volle?
Non per un bimbo, ma per quanti sono
nel mondo, suona quella campanella;
e la scuola ti sembra così bella,
e quell’aiuola un rifiorente dono,
perché col giardiniere e il muratore,
vi mise, ogni dì, mano anche l’amore.
Per qual bambino costruir la volle?
Non per un bimbo, ma per quanti sono
nel mondo, suona quella campanella;
e la scuola ti sembra così bella,
e quell’aiuola un rifiorente dono,
perché col giardiniere e il muratore,
vi mise, ogni dì, mano anche l’amore.
Renzo Pezzani
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