sabato 17 giugno 2023

Lutto universale per i morti in mare


Il naufragio di Pylos è stato uno dei più tragici eventi della storia delle migrazioni nel Mediterraneo. Di fronte a questa strage, le organizzazioni non governative (Ong) che operano nel soccorso dei migranti hanno proclamato il lutto universale per i morti in mare. Hanno listato a nero i loro profili sui social network e hanno invitato tutti a fare lo stesso. Hanno anche chiesto all'Unione Europea di avviare una missione di ricerca e soccorso nel Mediterraneo, per evitare che si ripetano tragedie simili.

Le Ong hanno denunciato il colpevole immobilismo e le logiche di chiusura dell'Ue, che non favoriscono l'immigrazione regolare e lasciano i migranti in balia di trafficanti senza scrupoli. Hanno anche sollecitato un'indagine indipendente e imparziale sulle cause e le responsabilità del naufragio di Pylos, che potrebbe essere stato provocato dal capovolgimento dell'imbarcazione a causa del sovraccarico o di una manovra sbagliata.

Le Ong hanno ricordato che il Mediterraneo è la frontiera più letale del mondo, dove sono morte oltre 20 mila persone negli ultimi otto anni. Hanno sottolineato che la vita umana è un valore universale e che i migranti sono persone con diritti e dignità, non numeri o statistiche. Hanno infine lanciato un appello alla solidarietà e alla cooperazione tra i paesi europei e quelli di origine dei migranti, per creare condizioni di pace e sviluppo che rendano superflui i viaggi della disperazione.

Questo blog aderisce a questa iniziativa, fermandosi per lutto fino a martedì.


4 commenti:

  1. ..per non parlare di quante barche e barchette spariscono nel totale silenzio... ormai siamo assuefatti.. di guerra si parla dopo le previsioni del tempo..😔

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  2. "MUTO MAI!"

    Queste mie parole
    Un nero silenzio
    Un silenzio listato a lutto
    Ma anche una voce
    Per non restare muto
    Di fronte a questo scempio di vite umane
    Di fronte a questo squallore misto a sofferenza
    E disgusto.

    Squallore per chi per soldi
    Tanti soldi
    Li traghetta su imbarcazioni imbarazzanti
    La sofferenza per e di chi disperato accetta il rischio
    Ed il disgusto per chi
    Non accetta un'equa redistribuzione in UE
    E per tutti coloro che non fanno nulla per aiutarli
    Non solo quando sono qui
    Ma realmente anche dove vivevano

    E questo
    Non per rinverdire il motto "Aiutiamoli a casa loro"
    Che poi si scrive così
    E si legge "A casa loro"
    Ma perchè a nessuno piace
    Abbandonare la sua terra e la sua casa
    A nessuno piace rischiare la vita
    Su una chiatta
    A nessuno piace essere uno schiavo.

    Ed invece noi che facciamo?
    Nulla? No peggio
    Non solo non proviamo a fermare guerre
    Ma le fomentiamo

    Oppure sovvenzioniamo gli Stati
    Da cui provengono quei disperati ridotti alla fame
    Nell'illusione che quei soldi aiutino i poveri
    O con la richiesta di fermarli prima che partano
    Con qualunque mezzo.

    Ed allora lutto sì
    Ma muto mai
    Muto solo se morto.

    DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

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