Il naufragio di Pylos è stato uno dei più tragici eventi della storia delle migrazioni nel Mediterraneo. Di fronte a questa strage, le organizzazioni non governative (Ong) che operano nel soccorso dei migranti hanno proclamato il lutto universale per i morti in mare. Hanno listato a nero i loro profili sui social network e hanno invitato tutti a fare lo stesso. Hanno anche chiesto all'Unione Europea di avviare una missione di ricerca e soccorso nel Mediterraneo, per evitare che si ripetano tragedie simili.
Le Ong hanno denunciato il colpevole immobilismo e le logiche di chiusura dell'Ue, che non favoriscono l'immigrazione regolare e lasciano i migranti in balia di trafficanti senza scrupoli. Hanno anche sollecitato un'indagine indipendente e imparziale sulle cause e le responsabilità del naufragio di Pylos, che potrebbe essere stato provocato dal capovolgimento dell'imbarcazione a causa del sovraccarico o di una manovra sbagliata.
Le Ong hanno ricordato che il Mediterraneo è la frontiera più letale del mondo, dove sono morte oltre 20 mila persone negli ultimi otto anni. Hanno sottolineato che la vita umana è un valore universale e che i migranti sono persone con diritti e dignità, non numeri o statistiche. Hanno infine lanciato un appello alla solidarietà e alla cooperazione tra i paesi europei e quelli di origine dei migranti, per creare condizioni di pace e sviluppo che rendano superflui i viaggi della disperazione.
..per non parlare di quante barche e barchette spariscono nel totale silenzio... ormai siamo assuefatti.. di guerra si parla dopo le previsioni del tempo..😔
RispondiEliminaCondivido la tua opinione.
Elimina"MUTO MAI!"
RispondiEliminaQueste mie parole
Un nero silenzio
Un silenzio listato a lutto
Ma anche una voce
Per non restare muto
Di fronte a questo scempio di vite umane
Di fronte a questo squallore misto a sofferenza
E disgusto.
Squallore per chi per soldi
Tanti soldi
Li traghetta su imbarcazioni imbarazzanti
La sofferenza per e di chi disperato accetta il rischio
Ed il disgusto per chi
Non accetta un'equa redistribuzione in UE
E per tutti coloro che non fanno nulla per aiutarli
Non solo quando sono qui
Ma realmente anche dove vivevano
E questo
Non per rinverdire il motto "Aiutiamoli a casa loro"
Che poi si scrive così
E si legge "A casa loro"
Ma perchè a nessuno piace
Abbandonare la sua terra e la sua casa
A nessuno piace rischiare la vita
Su una chiatta
A nessuno piace essere uno schiavo.
Ed invece noi che facciamo?
Nulla? No peggio
Non solo non proviamo a fermare guerre
Ma le fomentiamo
Oppure sovvenzioniamo gli Stati
Da cui provengono quei disperati ridotti alla fame
Nell'illusione che quei soldi aiutino i poveri
O con la richiesta di fermarli prima che partano
Con qualunque mezzo.
Ed allora lutto sì
Ma muto mai
Muto solo se morto.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Grazie per questi splendidi versi.
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