martedì 25 aprile 2023

Oggi 25 aprile...


Oggi 25 aprile, ricorre l'anniversario della Liberazione e cioè la fine della guerra nel 45 in Italia e l'inizio di una nuova storia. Le forze della resistenza, dopo due anni di lotta contro il nazifascismo, vincono. La resistenza sorse quando; caduto il regime fascista il 25 luglio 1943 e firmato l'armistizio con gli alleati, in data 8 settembre del 43, le forze politiche antifasciste, che si erano riorganizzate, chiamarono il popolo a raccolta per cacciare i fascisti e i tedeschi.

Costituirono il movimento di Resistenza, forze diverse tra loro per orientamento politico e impostazione ideologica; ma unite nel comune obiettivo di sconfiggere il nazifascismo e conquistare la libertà. E' stato calcolato che i caduti nella Resistenza italiana (in combattimento o eliminati dopo essere finiti nelle mani dei nazifascisti), siano stati complessivamente circa 44.700, altri 21.200 rimasero mutilati o invalidi. Tra partigiani e soldati italiani caddero combattendo almeno 40.000 uomini. Le donne partigiane combattenti furono 35.000 e 70.000 fecero parte dei gruppi di difesa della Donna; 4.653 di loro furono arrestate e torturate, oltre 2.750 vennero deportate in Germania, 2.812 fucilate e impiccate, 1.070 caddero in combattimento e diciannove vennero, nel dopoguerra, decorate con Medaglie d'oro al valor militare.

Ricordiamo anche le vittime civili che furono oltre 10.000. Tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944, nella valle tra il Reno e la Setta (Marzabotto, Grinzana e Monzuno), i soldati tedeschi massacrarono sette partigiani e 771 civili e uccisero in quell'area 1.830 persone.

Tutte queste cifre ci dovrebbero far riflettere; anche perché la memoria storica sta lentamente scomparendo e molti giovani non conoscono l'importanza di questa giornata. Ovviamente c'è chi vuol fare revisionismo storico e tutto questo è altamente pericoloso.

Questa giornata è sempre stata vista erroneamente come una festa di un solo colore politico; ma a combattere settant'anni fa c'erano: comunisti, socialisti, cattolici, militari dissidenti, anarchici, perseguitati razziali, preti e tutti quelli che si sentivano antifascisti.

La festa di Liberazione, quindi, è di tutti e riguarda tutti gli italiani e non possiamo dimenticare quei mesi sanguinari; ma pieni di passione, orgoglio e coraggio.

Autore e ricerca storica a cura di Mariangela B.

Coautore
Cavaliere oscuro del web

10 commenti:

  1. Buongiorno Vincenzo. Mi permetti di condividere questo tuo post da me? Metto in evidenza alcune parole importanti. Grazie.

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  2. Mi scrivi il nome intero di questa Mariangela B. Perdona la mia ignoranza. Abbraccio Vincenzo.

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    1. L'autrice è mia moglie, scritto qualche anno fa insieme, ma sempre attuale. Puoi anche mettere solo il nome.

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    2. Allora complimenti. Va bene, grazie.

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    3. Sono io a ringraziarti per la condivisione.

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  3. Ricordare e raccontare,sempre,è ormai l'unico modo per non dimenticare.La storia studiata e spiegata poco e male,e la pigrizia di chi non vuole sapere creano i mostri che traspaiono da dichiarazioni assurde ,a ripetizione.bel post ,di impegno e ricerca storica.Grazie a Mariangela B. ed a te,Vincenzo.

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