martedì 26 febbraio 2019

Chiaro di luna di Victor Hugo


Chiaro di luna

Per amica silentia lunae.
Virgilio

La luna era serena e giocava sull’acqua.
Libera infine e aperta la finestra alla brezza,
e la sultana osserva: il mare che si frange
laggiù e gli scogli neri ricamati d’argento.

La chitarra vibrando le scivola di mano,
ascolta l’eco sorda d’un opaco rumore:
forse un vascello turco, coi suoi tartari remi
dalle spiagge di Kos si muove ai lidi greci?

O sono i cormorani coi loro tuffi lenti
e con le ali imperlate dall’acqua appena mossa?
O di un ginn lassù soffia la smorta voce
e pietre dalla torre fa cadere nel mare?

Chi vicino al serraglio osa turbare l’acqua?
Né il cormorano nero dall’onda carezzato;
né pietre delle mura, nè il suono cadenzato
di un vascello che arranca sull’acqua con i remi.

Sono sacchi pesanti da cui viene un lamento.
Si vedrebbe scrutando l’acqua che li sospinge
come una forma umana tentare un movimento…
La luna era serena e giocava sull’acqua.

Victor Hugo


8 commenti:

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