sabato 23 febbraio 2019

Amnesty International: indignazione per l’episodio del maestro di Foligno





La Circoscrizione Umbria di Amnesty International ha espresso indignazione in merito alla notizia che un maestro di una scuola elementare di Foligno ha costretto un bambino nero a voltarsi verso la finestra additandolo a tutta la classe con espressioni offensive e denigratorie: “troppo brutto” per essere guardato in viso.

Non si può non provare una profonda preoccupazione per il clima di odio, razzismo e discriminazione diffuso ormai in vari settori della nostra società – si legge nella nota diffusa alla stampa –, compresi gli ambienti scolastici che dovrebbero, al contrario essere un luogo privilegiato di incontro e di integrazione“.

Nel 2018, con il “Barometro dell’odio”, avevamo denunciato l’utilizzo di stereotipi, incitazioni all’odio ed espressioni razziste e xenofobe durante la campagna elettorale.

Numerosi sono stati e continuano a essere, inoltre, gli attacchi violenti verbali e fisici nei confronti di persone a causa del loro colore della pelle o della loro nazionalità e provenienza.


Tale clima va fortemente contrastato soprattutto negli ambienti scolastici, di qualsiasi ordine e grado, con strumenti e attività educative e culturali adeguate e strutturate.

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12 commenti:

  1. Dovrebbero licenziare il maestro, altro che indignazione.

    Moz-

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  2. Tutti quanti dovremmo essere indignati di fronte ad episodi del genere. Eppure molti non lo sono. Purtroppo.

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  3. Io, come insegnante, ho la coscienza a posto, ho sempre cercato di far andare tutti i bambini d'accordo fra loro, ho sempre cercato di educarli al rispetto, alla collaborazione e all'amicizia. Tutti si devono sentire accettati . Se in una classe incominciano le divisioni e le discriminazioni (anche grazie ai genitori !) tutto va a rotoli e non si riesce più a gestire la classe e a tenere la disciplina e questo è pericoloso per il clima che si crea e il maestro di Foligno avrebbe dovuto ben saperlo. Saluti e buon week end.

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  4. Una cosa terribilmente stupida, come quel personaggio, che oltretutto è vile. Giusta l'indigazione di Amnesty.

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  5. Davanti a questo fatto non ci sono parole, è talmente una cosa grave che non sembra nemmeno vero possa essere accaduta. Mah, che vergogna.
    sinforosa

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  6. È ora di piantarla di limitarsi a redarguire o mettere ai domiciliari chi non è adatto all'insegnamento! Se uno insulta, picchia, umilia chi dovrebbe proteggere e acculturare, sia radiato senza attenuanti dal ruolo che ricopre.
    Buon weekend.
    enrico

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