Articolo da Open Migration
Nella relazione finale della Commissione
parlamentare Jo Cox, approvata il 6 luglio 2017, sull’intolleranza, la
xenofobia, il razzismo e i fenomeni di odio, lo Stato italiano è stato
indicato come il Paese europeo con il più alto tasso di disinformazione
in tema di immigrazione. È sulla base di questi dati, attestanti la
mancanza di una corretta presa di consapevolezza, che il Dossier
Statistico Immigrazione 2018, realizzato dal Centro Studi e Ricerche
IDOS, insieme al Centro Studi Confronti e all’UNAR, si propone di
fornire una più documentata analisi della realtà sul quadro migratorio
internazionale e nazionale.
I
toni persuasivi utilizzati nei dibattiti politici e la
strumentalizzazione dei mass media sull’intensificazione del flusso
migratorio creano nei cittadini italiani una percezione di crisi lontana
dalla realtà. Tra gli italiani è infatti presente l’idea di
un’invasione di stranieri, che nella realtà non esiste, come mostrano le
elaborazioni dei dati raccolti nel Dossier Statistico Immigrazione 2018.
Una logica, quella dei mezzi di informazione, dettata – secondo i curatori del Dossier – da necessità politiche e volta a distorcere l’opinione pubblica, che nonostante i numeri e l’evidenza delle argomentazioni non riesce a prendere le distanze da parole e atteggiamenti ostili nei confronti degli stranieri, alimentando il clima d’odio che sta dilagando nel nostro Paese.
Gli italiani risultano essere i cittadini europei con la percezione più lontana della realtà rispetto al numero di stranieri presenti nel territorio dello Stato. Credono che ve ne siano più del doppio di quelli effettivamente presenti. In Europa l’incidenza più alta di stranieri sulla popolazione si registra in Lussemburgo (47,6%), dove gli stranieri sono quasi la metà di tutti i residenti, mentre in Italia il loro tasso è dell’8,5% rispetto al totale dei cittadini. Una percentuale più bassa rispetto anche a Spagna, Germania e Regno Unito. Come dimostrato dal rapporto “Notizie di chiusura” dell’associazione Carta di Roma, nonostante il tema dei flussi migratori sia centrale nella comunicazione mediatica, la maggior parte dei cittadini non è al corrente che l’Italia non è né il Paese con il numero più alto di immigrati né quello che ospita più rifugiati e richiedenti asilo.
Quando
si parla di migrazioni, un aspetto rilevante è anche quello relativo al
numero di italiani che lasciano il proprio Paese per trasferirsi
all’estero, gli italiani in Italia sono diminuiti di 203.000 unità nel 2017, un
numero in costante aumento. Il numero di italiani residenti all’estero è
quasi pari a quello degli stranieri in Italia. Negli ultimi anni tra le
persone che preferiscono l’estero in molti sono i giovani, e questo fa
sì che l’Italia si trasformi in un Paese con una popolazione che vede
sempre più anziani (1 su 4 sono ultra 65enni), ed un tasso di natalità
sempre più basso (1,27 figli per donna fertile, contro 1,97 per le donne
straniere).
Tra le persone residenti in Italia vengono rappresentate
quasi 200 nazionalità diverse. Per la metà i residenti stranieri sono
cittadini di un paese europeo (1,6 milioni, il 30%). Gli americani sono
il 7,2%, di cui per lo più cittadini latino-americani (6,9%). Sono i
romeni a formare la collettività più numerosa nel territorio dello Stato
italiano, con il 23,1% sull’intera presenza straniera di residenti in
Italia. Subito di seguito a quella romena, le altre collettività
presenti sono quella di albanesi (8,6%), marocchini (8,1%), cinesi
(5,7%) e ucraini (4,6%).
Durante
la presentazione del Dossier Statistico Immigrazioni 2018, Franco
Pittau, coordinatore del Centro Studi e Ricerche IDOS, ha posto in
risalto come la stampa degli ultimi 10 anni abbia descritto
l’immigrazione non come una ricchezza, ma come un qualcosa di negativo,
generando così un clima d’odio che altro non fa se non alimentare la
paura ed ostacolare l’integrazione. L’immigrazione finisce così per
generare insicurezza e l’idea che lo straniero possa favorire alla
paralisi della situazione di crisi economica che sta attraversando il
nostro Paese. In realtà, però, gli stranieri rappresentano un contributo
positivo per le casse dello Stato italiano. Nonostante l’assenza di
politiche volte all’integrazione lavorativa, si può stimare che gli
stranieri occupati in Italia abbiano portato 1,7 miliardi di euro di
contributi versati, un saldo tra entrate e uscite che ha un risultato
positivo.
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Fonte: Open Migration
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Articolo tratto interamente da Open Migration
Una logica, quella dei mezzi di informazione, dettata – secondo i curatori del Dossier – da necessità politiche e volta a distorcere l’opinione pubblica, che nonostante i numeri e l’evidenza delle argomentazioni non riesce a prendere le distanze da parole e atteggiamenti ostili nei confronti degli stranieri, alimentando il clima d’odio che sta dilagando nel nostro Paese.
Gli italiani risultano essere i cittadini europei con la percezione più lontana della realtà rispetto al numero di stranieri presenti nel territorio dello Stato. Credono che ve ne siano più del doppio di quelli effettivamente presenti. In Europa l’incidenza più alta di stranieri sulla popolazione si registra in Lussemburgo (47,6%), dove gli stranieri sono quasi la metà di tutti i residenti, mentre in Italia il loro tasso è dell’8,5% rispetto al totale dei cittadini. Una percentuale più bassa rispetto anche a Spagna, Germania e Regno Unito. Come dimostrato dal rapporto “Notizie di chiusura” dell’associazione Carta di Roma, nonostante il tema dei flussi migratori sia centrale nella comunicazione mediatica, la maggior parte dei cittadini non è al corrente che l’Italia non è né il Paese con il numero più alto di immigrati né quello che ospita più rifugiati e richiedenti asilo.
Italiani residenti all’estero
Origine degli stranieri in Italia
L’immigrazione come risorsa
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Fonte: Open Migration
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Articolo tratto interamente da Open Migration
Caro Vincenzo il fatto è che gli italiani si credono più intelligenti!!!
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:)
Tomaso
In rete girano tante notizie false, che alimentano il razzismo.
EliminaL'Italia è il paese europeo con il più alto tasso di disinformazione in generale.
RispondiEliminaCav, hai mai guardato il programma fuori dal coro su Rete 4, dopo lo pseudotg?
Incredibile quanta falsa informazione faccia un "giornalista".
Le fake news si trovano anche nei media tradizionali.
EliminaMagari la disinformazione del Paese riguardasse solo il tema dell'immigrazione......
RispondiEliminaPurtroppo ci sono tante false informazioni.
EliminaIo su questo non avevo dubbio, di base ci sta la voglia di trovare una informazione facile senza mai accertarsi delle fonti! Un popolo di populisti!
RispondiEliminaBisogna cercare sempre più fonti e verificare le notizie.
Elimina"L'Italia è il Paese europeo con il più alto tasso di disinformazione" e non solo in tema di immigrati ma su tutto o quasi.
RispondiEliminaSicuramente.
EliminaQuando io andai in Germania , gli Italiani erano malvisti .
RispondiElimina(PIccoli , neri , sporchi), Vivevano in capanne di qualche metallo e anche se erano una forza lavoro necessaria , non
riuscivano ad integrarsi , IO riuscii solo perchè ero alta , bionda e pulita . Andavo a scuola di Tedesco e quando ne
seppi abbastanza , difesi TUTTI gli Italiani .
Oggi , in un certo senso , la cosa si ripete . Una differenza
c'è , gli Italiani di allora non rubavano , non violentavano,
non spaventavano nessuno , lavoravano duro e basta .
Non voglio fare di tutta un'erba un fascio . parlo solo per
esperienza personale . NON sono razzista , anzi....
Laura
.
I delinquenti sono delinquenti è basta. Ogni mondo è Paese, ma mai generalizzare su tutti.
EliminaBeh...insomma...gli italiani hanno varie cose di cui dovrebbero vergognarsi...tra cui il vizio di credere di sapere come stanno realmente le questioni, quando invece non ne sanno niente...con tutte le conseguenze del caso.
RispondiEliminaUn caro saluto e buone giornate!
In alcuni sondaggi, classificano gli italiani come un popolo di creduloni, visto gli ultimi avvenimenti, c'è da crederci.
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