lunedì 1 marzo 2021

Il galateo nei social



Articolo da Il Bo Live, il giornale dell'Università di Padova

Quello che abbiamo vissuto tra marzo e aprile dell'anno scorso è stato un lockdown molto social. In quei due mesi, il 94% delle persone che sono entrate in Internet hanno navigato anche su un social network, con una media di 40 minuti quotidiani passati tra un aggiornamento di stato e l'altro, ovvero un aumento del 53% rispetto al 2019 (fonte: ComScore). Effettivamente i social sono stati per molti una parentesi di leggerezza nelle giornate di attesa dei bollettini sui contagi, si pensi anche solo alle frequentatissime dirette Instagram in cui la preparazione della pizza diventava uno status symbol, ma la prolungata esposizione ai contenuti social (tra cui emergono sempre troppo spesso le fake news) non ha avuto solo risvolti positivi: tra lo stress della situazione, le preoccupazioni per il futuro e una sorta di analfabetismo digitale a cui certo non si poteva fare fronte in pochi giorni, l'aria su Facebook è diventata pesante.

Esiste una leggenda metropolitana che dice che i giovani fino ai 24 anni abbandonano Facebook perché ormai monopolizzato dai cosiddetti "boomer", cioè i nati tra la fine degli anni Quaranta e la metà degli anni Sessanta. In realtà in questo articolo includiamo nella categoria tutti coloro che utilizzano i social senza aver prima compreso il suo linguaggio e le sue dinamiche, indipendentemente dall'età anagrafica (ci sono molti boomer più alfabetizzati dei millennial). L'informazione sull'abbandono di Facebook, comunque, non è precisa, visto che non molti giovani si sono cancellati da Facebook, ma c'è un fondo di realtà: se non consideriamo social network WhatsApp (che è un sistema di messaggistica) e YouTube (che è un ibrido tra social e motore di ricerca) nella fascia 18-24 TikTok è il primo social per tempo medio di permanenza (18,6 minuti al giorno a testa) ed è anche quello che cresciuto di più, quadruplicando i suoi utenti rispetto a marzo dell'anno scorso (durante il lockdown in Italia ha raggiunto i 7 milioni di utenti unici, e ora ne ha 9,8) e l'Italia è ancora indietro rispetto ad altri paesi europei. Facebook, invece, non si aggiudica nemmeno il podio, a differenza di quanto accadeva nel 2018. Certo, a seguito delle richieste del garante della privacy TikTok ha chiesto di nuovo l'età ai suoi utenti, bloccando chi si è autodenunciato come minore di 13 anni: non sono ancora disponibili dati ufficiali, ma ci sentiremmo di scommettere che non ci sia stata una grossa variazione in termini numerici.

Ma cosa fanno di tanto terribile i boomer per far scappare i giovani da una piattaforma? Interrogando un campione, non statistico, di 20 persone abbiamo individuato le principali criticità dell'uso della piattaforma da parte dei nuovi inquilini. Per prima cosa, i boomer danno del "lei". Su Facebook, che è tra i social più informali, la convenzione è quella di dare del tu senza distinzioni anagrafiche di sorta. Chi si sente dare del lei, quindi, tende a percepire il contenuto come una presa in giro, cosa che rischia di degenerare in una discussione senza fine. Le polemiche potevano trattenere le persone su una piattaforma se mancava l'alternativa a portata di click, ma ora molti preferiscono trascorrere il tempo da qualche altra parte (dove danno del tu).

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Fonte: Il Bo Live, il giornale dell'Università di Padova

Autore: Anna Cortelazzo


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Articolo tratto interamente da 
Il Bo Live, il giornale dell'Università di Padova


6 commenti:

  1. Il galateo sui social è qualcosa cui vengo spesso meno anche io.
    Purtroppo. Ma nessuno siamo perfetti..

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  2. è il muretto di una volta con la differenza che qui grazie all’anonimato spesso uno pensa di poter dire ciò che vuole offendendo

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  3. I boomer non hanno molta dimestichezza sul web e una volta all'interno di questo mondo a volte entrano a gamba tesa.
    Non tutti eh, mai generalizzare, però è un modus operandi di molti.
    Poi sì, il galateo dei social a volte non lo rispettiamo noi stessi, come ha detto Franco.
    L'importante è non alzare troppo i toni e soprattutto..saperli abbassare ed eventualmente chiedere scusa.

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