Articolo da TuttoGreen
Parliamo di empatia, la capacità di mettersi nei panni degli altri, soprattutto a livello emotivo. Certamente è una spiccata dote delle persone più sensibili, ma non si tratta di un dono innato… Tutti possiamo allenarci per affinare il nostro grado di empatia.
Andiamo quindi a scoprirne qualcosa di più: quante tipologie esistono, come riconoscere una persona empatica, come migliorarne il livello e come insegnarla ai bambini. Buona lettura!
Empatia, cos’è e cosa significa
La capacità di mettersi nei panni degli altri e comprenderne pensieri e stati d’animo. Questo è l’empatia, un processo basato su di una relazione di scambio. L’individuo mette in secondo piano il proprio modo di percepire la realtà e si focalizza sui pensieri e le percezioni dell’altro, per comprenderne meglio esperienze ed emozioni.
E significa anche essere anche in grado di far capire all’altro questo livello di partecipazione.
Empatia, definizione
Con parole semplice il significato del termine è evidente, ma guardiamo anche alcune definizioni tecnico-scientifiche che ne sono state date nel corso degli anni.
“Si intende la capacità di immedesimarsi con gli stati d’animo e con i pensieri delle altre persone, sulla base della comprensione dei loro segnali emozionali, dell’assunzione della loro prospettiva soggettiva e della condivisione dei loro sentimenti”, (Bonino, 1994).
“A livello neurobiologico, la comprensione della mente e dei vissuti dell’altro è sostenuta da una particolare classe di neuroni, definiti neuroni specchio: partecipare come testimoni ad azioni, sensazioni ed emozioni di altri individui attiva le stesse aree cerebrali di norma coinvolte nello svolgimento in prima persona delle stesse azioni e nella percezione delle stesse sensazioni ed emozioni”, (Gallese, 2005).
“Funzione psicologica fondamentale per la partecipazione emotiva”, (Theodor Lipps, 1906).
Come si può notare, è stato nel corso del XX secolo che si è stabilizzato il concetto di relazione interpersonale basata sulla risposta emotiva, che viene attivata quando si percepisce che un’altra persona sta provando una determinata emozione.
Etimologia della parola empatia
Il vocabolo deriva dal greco en-pathos, che significa ‘sentire dentro’.
Nell’Antica Grecia questo termine veniva utilizzato per indicare il rapporto emozionale tra i cantori antichi e il pubblico.
Il concetto di empatia
La psicologa americana Norma Feshbach ne ha individuato le componenti, indicandole rispettivamente come la capacità di:
- decodificare gli stati emotivi degli altri
- rivestire il ruolo e la prospettiva dell’altro
- rispondere affettivamente alle loro emozioni
Le prime due componenti sono abilità cognitive, mentre la terza riguarda la sfera affettiva ed emotiva.
Continua la lettura su TuttoGreen
Fonte: TuttoGreen
Autore:
Licenza:
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported.
Articolo tratto interamente da TuttoGreen
Tutti ne fanno un gran sfoggio ma pochi conoscono, perché nelle loro corde, cosa sia davvero l'empatia.
RispondiElimina👍
Elimina