venerdì 17 giugno 2011

Dove sei tu luce, è il mattino di Cesare Pavese


Dove sei tu luce, è il mattino

Tu eri la vita e le cose.
In te desti respiravamo
sotto il cielo che ancora è in noi.
Non pena non febbre allora,
non quest'ombra greve del giorno
affollato e diverso. O luce,
chiarezza lontana, respiro
affannoso, rivolgi gli occhi
immobili e chiari su noi.
È buio il mattino che passa
senza la luce dei tuoi occhi.

Cesare Pavese

4 commenti:

  1. Mi accontenterei di una lanterna. :-(

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  2. Il mio scrittore preferito fin da quando ero ragazzo e vidi tutta la gente che si affollava nella biblioteca di Castelfiorentino era il 1948 e pavese lo racconta in due righi nel mestiere di vivere:viaggio in Toscana -Campagna che divenne grazia fiorentina e senese. Ma quando una civiltà non è più contadina quali saranno i rapporti radicali della sua cultura?-
    Da allora, prima per curiosità poi mi sono innamorato dei suoi scritti.

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  3. molto molto bella...grazie Cavaliere...e che giorno luminoso sia per Te...sereno week end in armonia..
    Dandelìon

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  4. una bellissima poesia che non conoscevo,buon fine settimana,Cavaliere

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