sabato 30 novembre 2024

Il monologo di Gian Maria Volonté tratto dal film "La classe operaia va in paradiso"



Lulù: Adesso vado su io a parlare... io non so come chiamarvi... signori lavoratori, operai, compagni, signori compagni, cioè io non lo so...
Bassi: Ma piantala, vieni qua, vieni a parlare al microfono.
Sindacalista: Su, vieni, vieni al microfono!
Bassi: Vieni qua!
Lulù: Ma guarda vado un momento su, guarda... lo studente... lo studente lì, fuori, ha detto, che noi entriamo qui dentro di giorno, quando è... è buio, e usciamo di sera quando è buio. Ma che vita è la nostra! Questo pro forma. Allora io dico... già che ci siamo... perché non lo raddoppiamo questo cottimo, eh? Così lavoriamo anche la domenica, magari veniamo qui dentro anche di notte, anzi magari portiamo dentro anche i bambini, le donne. I bambini li sbattiamo sotto a lavorare, le donne ci sbattono a noi un panino in bocca e noi via che andiamo avanti senza staccare, avanti, avanti, avanti... avanti per queste quattro lire vigliacche fino alla morte! E così da quest'inferno, sempre senza staccare, facciamo direttamente quell'altro inferno che tant l'è istess, eh?
Bassi: Sentimi bene Massa, te che adesso parli tanto, ma dov'è che eri quando noi altri coi compagni del sindacato abbiamo fondato il sindacato qua della fabbrica, della B.A.N.? Dov'è che eri, eh? Rispondi!
Lulù: Eh, dov'è che ero... dov'è che ero... facevo il cottimista! Seguivo la politica dei sindacati! Lavoravo per la produttività, incrementavo io, incrementavo! E adesso... adesso cosa sono diventato... guarda son diventato una bestia, una bestia, guarda son diventato.
Bassi: Te sei una bestia, mica noi altri.
Lulù: Lo stude-lo studente, lo studente, lì fuori, dice... aspetta qua, dice... dice... ecco... che noi... siamo come le macchine! Capito? Che io sono una macchina! Io sono una puleggia, io sono un bullone, io sono una vite, io sono una cinta di trasmissione, io sono una pompa! E adè la pompa l'è rota, la va pü... e non c'è più verso di aggiustarla la pompa adesso. Io... propongo... questa proposta... di lasciare... subito... il lavoro... tüt! E chi non lascia il lavoro, subito adesso, è un crumiro! È un facia de merda!

Tratto dal film La classe operaia va in paradiso di Elio Petri (il monologo di Lulù)


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