martedì 27 agosto 2024

27 agosto 1883 – Quattro violentissime esplosioni vulcaniche distruggono l'isola di Krakatoa, provocando la morte di 36 000 persone



Articolo da Wikipedia, l'enciclopedia libera

L'eruzione del Krakatoa del 1883 fu un violentissimo evento eruttivo del vulcano indonesiano Krakatoa, la cui fase terminale parossistica ebbe data nell'agosto del 1883.

Fu una delle maggiori eruzioni vulcaniche avvenute in tempi storici: sviluppò una potenza di 200 megatoni, espellendo circa 21 chilometri cubi[1] di roccia, cenere e pietra pomice, generando un boato tra i più forti mai registrati dall'essere umano. L'esplosione del cataclisma fu distintamente udita fino ad Alice Springs in Australia, e a Rodrigues, vicino all'isola Mauritius, e il riverbero delle onde atmosferiche fu avvertito in tutto il mondo.

Numerosissimi villaggi furono devastati, circa 36 000 persone morirono e molte migliaia furono ferite dall'eruzione, gran parte delle quali a causa del maremoto che seguì la tremenda esplosione. L'eruzione del 1883 distrusse i due terzi del territorio che allora era l'isola di Krakatoa. Nuove eruzioni del vulcano, dal 1927, hanno fatto emergere una nuova isola, detta Anak Krakatau (figlio di Krakatoa). 

Il Krakatoa era rimasto inattivo per due secoli prima che si manifestasse l'inizio dell'eruzione il 20 maggio 1883. Per diversi anni prima di questa eruzione si erano verificati fortissimi maremoti e gli effetti di alcuni di questi erano stati avvertiti anche in Australia. L'eruzione iniziò con emissioni di vapore e ceneri dal cono del Perboewatan che raggiunsero un'altezza di quasi 11 chilometri.[2] Nel corso dei mesi di giugno e luglio il vulcano Perboewatan continuò ad eruttare e nelle acque dello stretto della Sonda furono visti galleggiare blocchi di pomice.[2]

L'11 agosto tre aperture eruttavano regolarmente dal vulcano. In questo periodo le maree furono stranamente alte (molte imbarcazioni ormeggiate affondarono) ed erano ordinari fenomeni come il frantumarsi improvviso di finestre. L'11 agosto ebbe inizio un'eruzione di più ampia portata, con una colonna eruttiva carica di cenere proveniente da 11 aperture. Il 24 agosto l'eruzione si intensificò; il culmine del cataclisma iniziò domenica 26 agosto verso mezzogiorno: le nuvole di cenere generate dall'eruzione raggiunsero un'altezza di 36 km e si verificò il primo tsunami.

 Il 27 agosto altre eruzioni avvennero alle 5:30, 6:45, 8:20 e 10:02 ora locale. L'ultima di queste eruzioni aprì delle fessure nella roccia del vulcano e in questo modo l'acqua del mare si riversò nella camera magmatica, vaporizzandosi e provocando l'esplosione che distrusse gran parte dell'isola. Il boato fu avvertito fino in Australia, lontana 3500 km (2200 miglia), e nell'isola di Rodrigues, vicino a Mauritius, lontana 4800 km (3000 miglia). Fu il rumore più forte registrato nella storia: tale primato è però conteso dal suono generato dall'eruzione del monte Tambora nel 1815, sempre nell'arcipelago indonesiano.

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