Articolo da Il Desk
Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail al 31 maggio del 2024 sono state 251.132 (+2,1% rispetto a maggio 2023 e in diminuzione del 22,4% rispetto allo stesso periodo del 2022), con un aumento più rilevante per gli incidenti avvenuti nel tragitto casa-lavoro.
Le denunce di infortunio con esito mortale sono state 369
(+3,1%): nell’incremento sono stati determinanti gli incidenti mortali
plurimi. A crescere anche le patologie di origine professionale
denunciate, 38.868 (+24,0%). E’ quanto risulta dai dati diffusi
dall’Inail.
Per quanto riguarda le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale a livello nazionale nei primi cinque mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, pur nella provvisorietà dei numeri, si evince un incremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 271 a 286, e un calo di quelli in itinere, da 87 a 83.
L’incremento ha riguardato industria e servizi, che passa da 310 a
312 denunce mortali, l’agricoltura (da 36 a 40) e il conto stato (da 12
a 17).
Dall’analisi territoriale emergono incrementi al
Sud (da 68 a 83 denunce), nelle Isole (da 31 a 37) e nel Nord-Est (da
77 a 78) e cali al Centro (da 74 a 65) e nel Nord-Ovest (da 108 a 106).
Tra le regioni con i maggiori aumenti si segnalano l’Emilia Romagna
(+15), la Campania (+7), la Calabria e la Sicilia (+5 ciascuna), mentre
per i cali più evidenti Veneto (-14), Marche, Abruzzo, Umbria e
Friuli-Venezia Giulia (-4 ciascuna).
L’incremento rilevato nel confronto dei periodi gennaio-maggio 2023 e 2024 è
legato sia alla componente maschile, le cui denunce mortali sono
passate da 331 a 340, sia a quella femminile, da 27 a 29. Diminuiscono
le denunce dei lavoratori italiani (da 296 a 290) e aumentano quelle
degli extracomunitari (da 52 a 61) e dei comunitari (da 10 a 18).
L’analisi per classi di età evidenzia incrementi tra
i 35-39enni (da 18 a 20 casi), tra i 45-59enni (da 152 a 186) e tra i
65-69enni (da 20 a 29) e riduzioni tra gli under 35 (da 69 a 55), tra i
40-44enni (da 24 a 23), tra i 60-64enni (da 58 a 39) e tra gli over 69
anni (da 17 a 16).
Al 31 maggio di quest’anno risultano quattro
denunce di incidenti plurimi, per un totale di 19 decessi, solo due dei
quali stradali.
Nei primi cinque mesi del 2023 risultavano cinque denunce di incidenti plurimi, per un totale di 10 decessi, quattro dei quali stradali.
Per quanto riguarda gli infortuni per i primi cinque mesi del 2024 rispetto all’analogo periodo del 2023,
si registra un aumento dei casi avvenuti in occasione di lavoro,
passati dai 210.234 del 2023 ai 212.803 del 2024 (+1,2%), e di quelli in
itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione
e il posto di lavoro, da 35.623 a 38.329 (+7,6%).
L’analisi per classi di età mostra aumenti tra
gli under 15 (+20,0%), soprattutto per l’incremento degli infortuni tra
gli studenti (effetto dell’estensione assicurativa Inail disposta
dal decreto-legge lavoro n. 48/2023), nella fascia 20-34 anni (+2,0%) e
in quella 55-74 anni (+3,1%). Si registra, per contro, un calo tra i
15-19enni (-3,2%) e tra i 35-54enni (-2,4%).
Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi cinque mesi del 2024 sono state 38.868, 7.522 in più rispetto allo stesso periodo del 2023 (+24,0%). L’aumento è del 51,9% rispetto al 2022, del 62,5% sul 2021, del 133,0% sul 2020 e del 41,9% sul 2019. E quanto risulta dai dati dell’Inail. Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nei primi cinque mesi del 2024, le prime tre tipologie di malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio.
I dati rilevati a maggio di ciascun anno mostrano incrementi nelle gestioni industria e servizi (+24,8%, da 25.711 a 32.084 casi), agricoltura (+21,2%, da 5.343 a 6.475) e conto stato (+5,8%, da 292 a 309).
L’incremento delle patologie denunciate interessa le Isole
(+43,9%), il Sud (+32,5%), il Centro (+19,5%), il Nord-Est (+17,8%) e il
Nord-Ovest (+13,4%).
In ottica di genere si rilevano 5.806 denunce di malattia
professionale in più per i lavoratori, da 22.950 a 28.756 (+25,3%), e
1.716 in più per le lavoratrici, da 8.396 a 10.112 (+20,4%). L’aumento
ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani, che sono passate
da 28.803 a 35.599 (+23,6%), sia quelle dei comunitari, da 764 a 1.031
(+34,9%), e degli extracomunitari, da 1.779 a 2.238 (+25,8%).
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Fonte: Il Desk
Autore: redazione Il Desk
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Articolo tratto interamente da Il Desk
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