mercoledì 6 luglio 2022

6 luglio 1988 - La piattaforma di trivellazione Piper Alpha, nel Mare del Nord, viene distrutta da un'esplosione e dal successivo incendio uccidendo 167 lavoratori

Piper Alpha Memorial Plaque


Articolo da Wikipedia, l'enciclopedia libera

La Piper Alpha era una piattaforma petrolifera che operava nel Mare del Nord, installata a circa 200 chilometri dalla cittadina scozzese di Aberdeen, di proprietà della compagnia petrolifera americana Occidental Petroleum (caledonia) ltd. Il 6 luglio del 1988 la piattaforma prese fuoco in seguito alla fuga di una notevole quantità di gas, che innescò innumerevoli esplosioni. Le fiamme avvolsero l'impianto per ore, generando temperature tali da rendere impossibile l'avvicinamento dei mezzi di soccorso. Delle 226 persone che erano a bordo della Piper Alpha, 165 morirono[1]. Anche una delle navi di salvataggio si incendiò, causando la morte di altre due persone e portando il bilancio a 167 vittime. [2] Tra le cause dei decessi, oltre al calore e alle esalazioni, anche il tentativo di cercare la salvezza gettandosi in mare, da un'altezza di circa 30 metri e con l'acqua ghiacciata. Questo disastro è tra i peggiori che si siano mai verificati nel campo petrolifero marino. In seguito all'incidente della Piper Alpha, le compagnie petrolifere decisero di modificare gli standard di sicurezza delle piattaforme petrolifere.

La piattaforma, di tipo fisso, si trovava sul campo petrolifero Piper, a poco meno di 200 km nord-est di Aberdeen. Era stata costruita per l'estrazione di greggio; comprendeva quattro moduli separati da paratie tagliafuoco[3]. Ai fini della sicurezza, i sistemi di controllo erano stati posti a distanza dalle operazioni più pericolose. Ventiquattro pozzi sotto la Piper riversavano greggio in tre oleodotti fino al Terminal Flotta, a Orkney. Dopo qualche anno la piattaforma fu convertita per estrarre anche il gas naturale; la carenza di spazio provocò un affastellamento degli impianti in totale inosservanza della sicurezza. Accanto alla sala di controllo principale fu posta l'area di compressione del gas.

Si dice che all'epoca la Piper Alpha fosse la piattaforma più pesante in servizio nel Mare del Nord. Il giorno del disastro ospitava 226 persone; solo 61 ne uscirono vive.[4]

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Photo credit watty62, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons


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