sabato 16 maggio 2020

16 maggio 1943 – La rivolta del ghetto di Varsavia viene soffocata nel sangue dalle forze tedesche




La rivolta del ghetto di Varsavia del 1943 (in yiddish וואַרשעווער געטאָ אויפֿשטאַנד / Varshever geto oyfshtand, in polacco Powstanie w getcie warszawskim, in tedesco Aufstand im Warschauer Ghetto), fu l'insurrezione, avvenuta dal 19 aprile al 16 maggio 1943, compiuta dalla popolazione ebraica reclusa nel ghetto di Varsavia, verso le autorità tedesche occupanti la capitale polacca durante la seconda guerra mondiale. Furono circa 13.000 gli ebrei uccisi nel ghetto in conseguenza della repressione della rivolta (7.000 vittime di esecuzioni sommarie all'interno del ghetto, più 5.000-6.000 che perirono negli incendi o tra le macerie degli edifici distrutti). Alle vittime dei combattimenti nel ghetto vanno aggiunti 6.929 "combattenti" prigionieri che furono trasportati e uccisi a Treblinka. Il ghetto fu completamente raso al suolo e i suoi 42.000 abitanti superstiti furono dispersi in vari campi di concentramento.

Dall'inizio del 1940, i nazisti cominciarono a concentrare in Polonia oltre 3 milioni di ebrei in sovraffollati ghetti dislocati in varie città polacche; nel più grande di questi, quello di Varsavia, dall'estate dello stesso anno furono stipate, in una spazio di circa 3,4 chilometri quadrati, circa 400.000 persone, che arrivarono, nel 1942, a circa 500.000. Nei tre anni e mezzo che seguirono le già difficili condizioni di vita andarono sempre peggiorando, al punto che, all'inizio del 1941, la frequenza di mortalità per fame o per malattie raggiungeva la cifra di circa 2.000 al mese; in totale quell'anno morirono 44.360 ebrei, più del 10% dell'intera popolazione del ghetto.

Nel gennaio del 1942, durante la conferenza di Wannsee, venne decisa e pianificata la soluzione finale della questione ebraica: vennero attivati i campi di sterminio di Bełżec, Sobibór e Treblinka ed iniziarono i "trasferimenti" anche dal ghetto di Varsavia, riducendone progressivamente la popolazione che, nel gennaio del 1943, data della prima ribellione contro i tedeschi, era diminuita a circa 70.000 unità.

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2 commenti:

  1. La cosa triste è che da tutto questo l'umanità ha imparato poco: si continua ad uccidere tanta gente innocente solo per appropriarsi di ciò che gli appartiene, come avvenuto in passato.

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