Articolo da Vulcano Statale
«Ho sempre trovato qualcosa alla radio. Proprio come i treni e le campane, era parte della colonna sonora della mia vita».
Questa frase potrebbe rappresentare la vita di molti di noi, non solo quella del grande Bob Dylan. Compagna fedele della quotidianità, la radio in Italia ha avuto la sua diffusione massiccia nel dopoguerra quando, grazie al drastico abbassamento del prezzo dell’apparecchio, è entrata nelle case di moltissimi italiani, reagendo bene anche all’avvento della televisione che avrebbe potuto segnarne il declino irreversibile. Ma grazie alla specializzazione dei programmi, alla varietà del palinsesto e al suo radicamento popolare, ha continuato ad essere presente nelle giornate di gran parte della popolazione, con la nascita prima delle radio libere e poi, negli anni Novanta, di quelle private.
Negli ultimi anni è stata ascoltata soprattutto tramite autoradio in macchina durante i viaggi di piacere e lavorativi. Gli ascolti avrebbero perciò potuto registrare un drastico calo a causa del lockdown e della conseguente limitazione della libertà di spostamento. Eppure sembra ora particolarmente adatto il ritornello che Freddie Mercury cantava nel 1984, nella canzone Radio Ga Ga:
All we hear is radio ga ga
Radio blah blah
Radio what’s new?
Someone still loves you.
Nel periodo di quarantena, infatti, coloro che “ancora amano la radio” si sono dimostrati fedelissimi a questo apparecchio.
Il – 17%
degli ascoltatori totali persi in questi mesi è infatti stato
compensato dall’aumento del tempo medio di ascolto cresciuto dell’11%, con tra l’altro un 2,4%
di nuovi utenti. Ovviamente con la nuova quotidianità sono cambiate le
modalità di fruizione: all’autoradio si sono sostituiti una serie di
altri device come radio fm/dab, smartphone, tablet o pc.
Dalla ricerca curata dall’istituto GfK Italia L’ascolto della Radio ai tempi del Covid-19, commissionata da TER — Tavolo Editori Radio —, emerge il fatto che in questo periodo la radio è diventata ancora più importante come fonte di compagnia e di svago,
un “supporto” durante le lunghe giornate domestiche, un mezzo di
comunicazione amico e sempre presente. Aumentano infatti anche le
interazioni con i conduttori dei programmi: la possibilità di mandare
messaggi, note vocali o email, è sempre stata attiva, ma ora sono molte
di più le persone che partecipano ai dibatti o semplicemente aderiscono
alle proposte di raccontare la propria giornata in quarantena.
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Fonte: Vulcano Statale
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Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.
Articolo tratto interamente da Vulcano Statale
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Articolo tratto interamente da Vulcano Statale
Io non ho mai abbandonato la radio:al mattino mi sveglia,alle 12,15 notizie locali,alla sera mi fa addormentare.Saluti
RispondiEliminaBuona giornata.
EliminaImmagino che la radio, sia stata una compagnia per tanti in questi lunghi mesi. Io sono stata un fans di Radio Montecarlo, da giovane l'ascoltavo sempre, c'erano dei bravi e simpatici conduttori. Ora non ascolto più la radio, nemmeno in macchina. Son cambiati i tempi e son cambiata io. Saluti. Buona giornata.
RispondiEliminaSerena giornata.
EliminaCaro Vincenzo, è vero ciò che dici, da me radio va tutto il giorno.
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Amica di tanti.
EliminaÈ una gran compagnia. Io che viaggio tutti i giorni in auto per ragioni di lavoro non ne posso fare a meno. Un caro saluto a te.
RispondiEliminaAnch'io in auto uso sempre l'autoradio.
EliminaPer me è insostituibile. A letto, due mesi d'immobilità assoluta, la radio, in quel periodo, è stata il mio mondo... Evviva la radio!
RispondiEliminaLa radio è molto più pratica della TV.
EliminaMi fa piacere questa radio, facendo parte di una radio, ma anche da ascoltatore assiduo :)
RispondiEliminaSe vuoi, può far pubblicità alla radio citata.
Eliminaah Radio Bruno :).
EliminaMa ascolto molto anche Radio Gamma (che è una "vecchia" radio locale, oggi entrata nel circuito di Radio Bruno)
Ho da sempre il "vizio" della radio.
RispondiEliminaSiamo in tanti.
EliminaVero, la radio offre compagnia.
RispondiEliminaCiao Vincenzo.
Senza dubbio.
EliminaAnch'io ascolto la radio solo in auto. Non ho mai posseduto uno stereo. Mia madre ne aveva uno.
RispondiEliminaCon il digitale, si può ascoltare in tanti device.
EliminaSai che io accendo la radio appena mi sveglio e la spengo verso le 21.30. Generalmente Rai radio uno o Rai radio tre. La radio permette di informarti, di istruirti, di svagarti, mentre svolgi tutto ciò che devi svolgere. Buona notte.
RispondiEliminasinforosa
Una buona compagnia.
EliminaCiao, in effetti mi succede questo, tra il trasloco e il covid, ho ancora la casa un po' sottosopra, e se per sbaglio accendo la TV, rimango quasi incollato al video per ore… invece se accendo la radio (ISO radio o VIRGIN), mi muovo fra scatoloni, quadri, libri (quanti libri !!!!) e riesco a sistemare qualcosa. La radio è una compagnia, la TV una catena. Ciao !
RispondiEliminaSicuramente hai più libertà di movimento.
EliminaÈ curioso io che ascolto molto volentieri la radio durante questa pandemia l'ho invece trascurata per un maggior interesse verso la rete e la tv in relazione alle notizie dette e non dette su questa pandemia. La musica invece non mi ha abbandonato e mi è venuta in aiuto attraverso i miei CD i miei mp3 e YouTube. Forse finita questa emergenza tornerò a riascoltare la radio con più voglia e serenità
RispondiEliminaCi sono molte app per ascoltare, anche la radio in digitale.
EliminaIo la ascoltavo parecchio quando facevo un lavoro che mi obbligava a stare tantissimo in macchina.
RispondiEliminaDa settembre avevo quasi smesso perché andavo al lavoro a piedi: ora che sono a casa effettivamente ho ripreso l'abitudine
Una bella compagnia.
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