lunedì 8 aprile 2019

I genitori non possono pagare la mensa: alla bimba solo tonno e cracker


In queste ore, ho letto una notizia che arriva dalla provincia di Verona, precisamente da Minerbe.

L'episodio vede protagonista una bambina delle scuole elementari del suddetto paese, dove nei giorni scorsi, durante il pranzo gli è stato servito soltanto una scatoletta di tonno e un pacchetto di cracker, a differenza dei suoi compagni; perché i genitori sono poveri e non sono in regola con il pagamento dei buoni pasto.

La scelta sarebbe stata concordata tra i gestori della mensa e l'amministrazione comunale a guida leghista.

Non è la prima volta che succedono episodi simili in Italia, il vicesindaco di questa cittadina, parla di un caso limite e ha motivato la decisione come senso di correttezza, nei confronti di tutte le famiglie che pagano regolarmente la mensa.

Io come genitore, sono veramente indignato, come si fa a togliere il cibo dalla bocca di un bambino, per colpa non sue? Tra l'altro essere poveri è una colpa?

In Italia si è perso il lume della ragione, oltre alla sempre più diffusa mancanza d'umanità (poi qualcuno si definisce cristiano), si colpiscono sempre i più deboli e in questo caso un minore, senza dimenticare che si possono avere ripercussioni psicologiche e traumatiche.

Non potevano mancare sui social, i soliti commenti disgustosi e d'odio razziale, sì la famiglia era straniera, ma questo per una persona normale e con un cuore, non vuol dire niente, noi tutti siamo figli del mondo e aiutare chi è in difficoltà, è un dovere di tutti.

Attendo una vostra opinione, su questa vicenda.




20 commenti:

  1. A me questa (pessima) vicenda solleva degli interrogativi.
    Prima di tutto vorrei vedere gli stanziamenti del Comune dei fondi per aiutare le famiglie povere a pagare la mensa delle scuole (il sindaco, a onor del vero, ha detto che la famiglia in questione, a richiesta di fare domanda per questi contributi, non avrebbe risposto). Una buona amministrazione comunale deve assolutamente provvedere a ciò.
    La seconda domanda: ma davvero i genitori sono rimasti indifferenti a ciò? Sarebbe stata bella una colletta per pagare la quota. Sono troppo romantico?
    Infine la cosa peggiore: l'umiliazione per la bambina che si è vista recapitare il tonno e i cracker.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esistono i servizi sociali, vanno attivati subito, soprattutto quando la questione riguarda i minori.

      Elimina
    2. Giusto! Dimenticavo i servizi sociali.

      Elimina
  2. Indignata eccome lo sono anch'io e condivido che questo brutto episodio potrà avere ripercussioni traumatiche nella bambina.
    Non esiste più umanità in questo triste mondo

    RispondiElimina
  3. Dovrebbero affamare i figli degli amministratori, in diretta su Youtube senza che nessuno possa dar loro da mangiare e da bere.

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono notizie che diventano sempre più frequenti, come si fa a lasciare dei bambini senza cibo?

      Elimina
    2. Infatti non si deve, e per contrappasso chi lo ha fatto meriterebbe di vedersi i figli soffrire la fame.

      Moz-

      Elimina
  4. Io sono un'insegnante, mangio spesso alla mensa scolastica e non potrei stare a vedere una bambina che mangia tonno e cracker, mentre gli altri mangiano il cibo della mensa. Immagino i commenti degli altri bambini e il disagio della piccola. Spero che, in quella scuola, qualcuno si sia attivato per porre fine a questa vicenda dove, come al solito, sono i più in difficoltà a pagare. Saluti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il calciatore Candreva, sembra che vuol pagare la retta della bimba.

      Elimina
  5. Persone disgustose, che gesto ignobile. Negare il cibo è uno degli atti più infami.

    RispondiElimina
  6. La notizia mi fa arrabbiare perché il tonno ed i crackers non si offrono nemmeno ai detenuti.
    C'è da dire, però, che non è giusto far partecipare alla mensa quelli che non regolarizzano i pagamenti (Italiani, stranieri, bianchi, neri, verdi e gialli).
    In caso di indigenza economica i bambini possono tranquillamente essere prelevati da scuola alle 12 e pranzare presso la loro abitazione.
    Altrimenti non pagherebbe più nessuno, no?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In genere si può fare, ma comunque dove c'è povertà, bisogna intervenire.

      Elimina
  7. Caro Vincenzo, lo sai che leggendo mi è venuto il voltastomaco!!!
    Ciao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

    RispondiElimina
  8. Indignatissimo. Come si può punire una bambina in questo modo? e la si punisce per la peggior colpa nella attuale società italiana: la povertà! No non ci siamo per niente!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è la prima volta che i poveri vengono perseguitati, basta pensare a tutti quelli buttati in strada, mentre un partito fascista come Casapound, occupa abusivamente un edificio da tanti anni.

      Elimina
  9. Cosa dire?
    Sono assurdità belle e buone e che fanno crescere ancor di più la discriminazione, vergogna.
    Non tanto per il tonno in sè, i bambini musulmani e induisti lo mangiano in continuazione in alternativa alla carne, alla carne di maiale e alcuni mangiano addirittura solo e sempre uova o formaggi e loro pagherebbero non so cosa per mangiare una cotoletta, ma vallo a far capire ai genitori!

    Quello che è assurdo è che ogni giorno nelle mense scolastiche si buttano nell’immondizia chili e chili di cibo non toccato (molti bambini non mangiano o mangiano solo alcuni alimenti), quante volte ho chiesto di attivarsi con poveri o con associazioni di canili ma mi è stato detto che nulla può uscire dalla mensa.
    Questi sono i paradossi della nostra società, anziché dare un pasto a un bimbo i cui genitori non possono permettersi di pagarlo “meglio gettarlo”. Vergogna.
    sinforosa

    p.s. È solo da tre anni che noi insegnanti abbiamo il pasto gratuito (notare che mentre mangiamo siamo in servizio: versiamo acqua, distribuiamo il pane, controlliamo che mangino, che non si alzino da tavola, che non si “inforchettino” e questo per 28 bambini per classe), altrimenti dovevamo arrangiarci con panini e varie.

    RispondiElimina

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.