"A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più o meno consapevolmente, che "ogni straniero è nemico". Per lo più questa convinzione giace in fondo agli animi come una infezione latente; si manifesta solo in atti saltuari e incoordinati, e non sta all'origine di un sistema di pensiero. Ma quando questo avviene, quando il dogma inespresso diventa premessa maggiore di un sillogismo, allora, al termine della catena, sta il Lager. Esso è il prodotto di una concezione del mondo portata alle sue conseguenze con rigorosa coerenza: finché la concezione sussiste, le conseguenze ci minacciano. La storia dei campi di distruzione dovrebbe venire intesa da tutti come un sinistro segnale di pericolo."
Primo Levi
Il problema di base è questa ricerca, da parte dell'uomo, di un NEMICO..ecco che poi il nemico più facile, verso quale puntare il dito, diventa lo straniero..
RispondiEliminaOggi a Roma, un ragazzo di 15 anni, ha dato una nuova lezione a tutti. L'estrema destra ci sta marciando alla grande, ma il vero nemico è chi ha ha reso il mondo più povero.
EliminaLo straniero, come ogni cosa che ancora non conosciamo contiene molti potenziali ed in genere percepiamo per primo quello di pericolosità: se in un bosco trovo un frutto mai visto prima di sicuro non lo mangio perché potrei avvelenarmi, ma di sicuro non mi lascio prendere dal panico e non taglio, né brucio l'albero. Cerco di conoscere il frutto: se è buono, posso decidere di coltivare e curare l'albero. Questa è la reazione normale, diversamente devo farmi curare.
RispondiEliminaAnalisi perfetta!
EliminaLe parole di Primo Levi stanno diventando tremendamente attuali.
RispondiEliminaLa storia insegna tanto.
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