giovedì 4 aprile 2019
La rivolta di Torre Maura
Articolo da Cronache di ordinario razzismo
Il Comune di Roma decide di trasferire circa 70 Rom, tra cui 33 bambini e 22 donne, in un centro nel quartiere periferico di Torre Maura, accanto a un lotto di case popolari. Il centro fino a poche settimane fa ospitava dei richiedenti asilo, mentre i nuovi ospiti provenivano da un centro nella vicina Torre Angela.
L’arrivo dei nuovi ospiti ha generato piccole proteste che nel corso della giornata sono diventate più grandi e violente. Ai tumulti hanno naturalmente partecipato esponenti dei gruppi dell’estrema destra fascistoide CasaPound e Forza Nuova. La presenza dei militanti che gridano alla “sostituzione etnica” ha contribuito ad accendere gli animi. Cassonetti dati alle fiamme, cibo calpestato e dietrofront del Comune, che ha promesso che entro una settimana queste persone verranno di nuovo trasferite.
Le proteste sono state attraversate da slogan razzisti: i “Rom rubano”, “devono morire di fame” e così via. Non è la prima volta che accade, specie quando sono coinvolti i Rom e quando ci sono i militanti di estrema destra a fomentare la rabbia per le condizioni in cui si vive.
Non è neppure la prima volta che il Comune delocalizza vicino al Raccordo Anulare in un’area della città cresciuta in maniera disordinata da sempre, su una strada consolare particolarmente stretta, tra le più abbandonate in termini di servizi. I grandi campi Rom dei decenni passati erano localizzati proprio negli spazi lasciati vuoti dalla crescita a macchie di leopardo della città in direzione est.
Questa ennesima brutta vicenda di razzismo e scontro tra diversi disagi è una nuova tappa di un brutto clima. Ma viene da lontano. E c’è, non da ora, la presenza dei gruppi di estrema destra che non perdono occasione per indicare un nemico debole contro cui prendersela (qualcuno ricorda le proteste contro un centro per minori stranieri messe in scena a Tor Sapienza nel novembre 2014?). Se si tratti o meno dell’inizio di una campagna in cui le varie destre puntano a prendersi il Campidoglio, è presto per dirlo. Ma cose così ne vedremo ancora. Specie a ridosso della fine del mandato della sindaca Raggi (cfr i due tweet qui sotto). Il fatto che la procura indaghi anche per danneggiamento e minacce con l’aggravante dell’odio “razziale”, è un bene.
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Fonte: Cronache di ordinario razzismo
Autore: redazione Cronache di ordinario razzismo
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Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.
Articolo tratto interamente da Cronache di ordinario razzismo
Photo credit Markos90 [CC BY-SA 3.0], attraverso Wikimedia Commons
2 commenti:
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Caro Vincenzo, questo caso sconvolge ancora di più, perché è una guerra tra i poveri, poi si aggiungono i così detti giustizieri!!
RispondiEliminaCiao e buon pomeriggi con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Molti cavalcano l'odio per fini politici.
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