Per quanto gli uomini, riuniti a centinaia di migliaia in un piccolo spazio, cercassero di deturpare la terra su cui si accalcavano, per quanto la soffocassero di pietre, perché nulla vi crescesse, per quanto estirpassero qualsiasi filo d'erba che riusciva a spuntare, per quanto esalassero fiumi di carbon fossile e petrolio, per quanto abbattessero gli alberi e scacciassero tutti gli animali e gli uccelli, – la primavera era primavera anche in città. Il sole scaldava, l'erba, riprendendo vita, cresceva e rinverdiva ovunque non fosse strappata, non solo nelle aiuole dei viali, ma anche fra le lastre di pietra, e betulle, pioppi, ciliegi selvatici schiudevano le loro foglie vischiose e profumate, i tigli gonfiavano i germogli fino a farli scoppiare; le cornacchie, i passeri e i colombi con la festosità della primavera già preparavano nidi, e le mosche ronzavano vicino ai muri, scaldate dal sole.Allegre erano le piante, e gli uccelli, e gli insetti, e i bambini. Ma gli uomini – i grandi, gli adulti – non smettevano di ingannare e tormentare se stessi e gli altri. Gli uomini ritenevano che sacro e importante non fosse quel mattino di primavera, non quella bellezza del mondo di Dio, data per il bene di tutte le creature, la bellezza che dispone alla pace, alla concordia e all'amore, ma sacro e importante fosse quello che loro stessi avevano inventato per dominarsi l'un l'altro.
Tratto da:Resurrezione di Lev Nikolaevič Tolstoj
Ciao Cavaliere,
RispondiEliminascusa la mia latitanza!
Un abbraccio a prestissimo
Ciao ciao Robi
Speriamo che tutta questa noncuranza non porti ad un punto di non ritorno!!!Ciao Cavaliere...buon inizio settimana!!!Liza
RispondiEliminagli uomini hanno sempre dato più importanza alla cose materiali,ai soldi,al potere ,alla conquista...tralasciando le cose fonfamentali della vita.
RispondiEliminabuon lunedì lu
ciao Cavaliere,bello e tristemente attuale questo brano di Tolstoj buonanotte,a presto
RispondiEliminaQuanta triste verità in questo racconto! Verrà un giorno in cui noi umani ci renderemo conto di come siamo semplici nullità di passaggio in questa meraviglia che è il mondo e che dovremmo imparare a rispettare per non distruggerlo ? Speriamo di si......ma la vedo dura.
RispondiEliminaTi auguro una buona giornata, Cavaliere
Cri
E' prosa di classe incredibile!
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