Una circolare del febbraio 2009 prevede «la progressiva transizione dei libri cartacei verso sistemi online». Ma in concreto che cosa è successo?
Una prima risposta è quella del portale Scuola-Book.it: alcune delle maggiori case editrici (Bruno Mondadori, De Agostini, La Scuola, Rcs Education in prima linea) hanno messo sul sito ben 2500 volumi, ma i testi, protetti da DRM (Digital right management), possono essere scaricati per un prezzo che è pari al 70% del prezzo di copertina. In un rapporto costo-benefici, la soluzione non appare brillante: a fronte di uno sconto del 30%, si perde il vantaggio di disporre del testo in formato cartaceo.
Altri editori come la Zanichelli hanno invece prodotto i loro testi cartacei in un formato alleggerito, facendo però riferimento a testi digitali online che completano il materiale didattico.
Ci sono, però, anche soluzioni decisamente più innovative: 34 istituti superiori hanno aderito al progetto "Book in Progress" con testi scritti dagli stessi professori. I testi sono scaricabili dal web in modo gratuito. È prevista anche una edizione a "stampa digitale e rilegatura" e per tutti i libri del primo anno è previsto un costo di 35 euro.
Nella stessa direzione va Matematica C3, testo scritto da 40 professori, distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 2.5 Italia e anch'esso scaricabile gratuitamente dal web. Il costo del volume a stampa è intorno a 6 euro e sei istituti hanno già deciso di adottare questo testo.
Il Ministero ha chiarito che sono ammessi anche testi scritti in forma collaborativa, purché sia ben chiara l'attribuzione degli apporti didattici. Con queste clausole è difficile pensare ad una "partecipazione diretta" di Wikipedia e dei progetti fratelli all'elaborazione degli ebook didattici (salvo per i "classici" di Wikisource), ma una forte sinergia può essere trovata con alcuni progetti esterni ben specifici. Per fare solo un esempio, DIDASKA ha lanciato DIDASpedia che già dal nome indica una volontà di cercare una forma di collaborazione. Solo il futuro potrà dire se la cosa avrà successo.
Ma di esperienze locali con risultati positivi ce ne sono già state: lo scorso anno al BARCAMPo, presso lo IED di via Sciesa a Milano, moderatore un docente della Bicocca, ce ne era stata una piccola rassegna.
Autori:Vari
Licenza:Creative Commons Attribution 2.5
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