mercoledì 25 luglio 2018

La storia di Matilde Serao, prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano


Articolo da Enciclopedia delle donne

Giornalista, scrittrice, imprenditrice, riesce, rompendo le convenzioni, a collezionare numerosi primati. Nel 1882 è assunta al «Capitan Fracassa», prima donna redattrice nella storia del quotidiano romano, fonda due giornali «Il Mattino» (insieme al marito Edoardo Scarfoglio nel 1892) e «il Giorno» (1904), lavora come direttrice a diverse riviste periodiche, «Il Mattino-supplemento» (1894-1895), il «Masto Rafaele&aquo; (1899-1901), «la Settimana» (1902-1904).

Di indole coraggiosa, irriverente della morale del tempo, non solo raggiunge ambiziosi traguardi professionali ma inaugura un nuovo modo di fare giornalismo inteso come vocazione, come impresa, come strumento di formazione e testimonianza: «Giornale è tutta la storia di una società – scrive – E, come la vita istessa, di cui è la immagine, […] ha in sé il potere di tutto il bene e di tutto il male […]. Il giornalista é l’apostolo del bene […] il giornale è la più nobile forma del pensiero umano […]. L’avvenire è del giornale». È altresì una fedele testimone del suo tempo, profonda conoscitrice delle mode e degli stili di vita dell’alta società, ma anche delle pene e delle speranze delle popolazioni dei bassifondi, aspetti che documenta con uno stile che le vale le critiche di alcuni suoi contemporanei, ma con una potenza espressiva e comunicativa lodata da Croce, Carducci, Momigliano. Matilde, consapevole della criticità del proprio stile, ritiene tuttavia che siano proprio quel «linguaggio incerto» e «quello stile rotto» ad infondere nelle sue opere un calore che «non solo vivifica i corpi ma li preserva da ogni corruzione del tempo».

Nasce a Patrasso da Paolina Borely, nobile greca decaduta, e da Francesco Serao avvocato e giornalista esule in Grecia perché antiborbonico. Con l’Unità d’Italia la famiglia Serao ritorna in patria fissando la propria dimora prima a Carinola e poi a Napoli dove Matilde compie i propri studi, terminati i quali trova impiego in qualità di ausiliaria presso i Telegrafi di Stato. La necessità di sostenere economicamente la famiglia non l’allontana dalla sua passione per la lettura e la scrittura, abilità apprese solo malvolentieri all’età di otto anni durante le fasi della grave malattia della madre.

La preponderanza del suo animo di scrittrice la spinge ben presto ad abbandonare l’impiego per dedicarsi, a tempo pieno, alla stesura di articoli e di alcune novelle che le schiudono le porte delle redazioni giornalistiche. Trasferitasi a Roma nel 1882 collabora per oltre cinque anni con il «Capitan Fracassa» trattando con medesima padronanza e disinvoltura argomenti diversi, dalla cronaca rosa alla critica letteraria. L’anno successivo viene pubblicato Fantasia (1883) aspramente criticato da

Edoardo Scarfoglio che nel 1885 diviene suo marito e compagno di ambiziosi percorsi professionali.
Né l’attività giornalistica presso la redazione del «Corriere di Roma», fondato da Scarfoglio, né la nascita dei figli, Antonio, Carlo, Paolo e Michele, le impediscono di dedicarsi alla scrittura: vedono così la luce: La conquista di Roma (1885), Il romanzo della fanciulla (1886), Vita e avventure di Riccardo Joanna (1887) che Croce definisce «il romanzo del giornalismo». Chiuso il «Corriere di Roma» gravemente indebitato (14 novembre 1887), la coppia si trasferisce a Napoli dove, grazie all’aiuto finanziario del banchiere livornese Matteo Schilizzi, nasce il «Corriere di Napoli» che ha in Matilde la vera animatrice e sulle cui pagine escono contributi a firma di Giosuè Carducci e Gabriele D’Annunzio.

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Fonte: Enciclopedia delle donne

Autore: 
Diego Davide

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Articolo tratto interamente da 
Enciclopedia delle donne 


8 commenti:

  1. Molto interessante 😊 non conoscevo Matilde Serao!

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  2. Non solo mi complimento con l'autore Diego Davide per la notizia,in quanto porgo un orgoglioso encomio a questa formidabile Giornalista, scrittrice e imprenditrice, lo ribadisco, per aver dimostrato, come altre (ancor poche) donne, cosa significhi essere donna ... e un ringraziamento anche a te Cavaliere per aver dato a noi la possibilità di conoscere una donna eccezionale!Saluti a presto!

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  3. Conoscevo la Serao come scrittrice, ma non come giornalista. Grazie di questo profilo.

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