Articolo da La Costilla Rota
Questo articolo è stato tradotto automaticamente. La traduzione rende il senso dell’articolo, tuttavia consigliamo di leggere il testo originale su La Costilla Rota
La violenza digitale è emersa come una delle forme più dannose di violenza di genere, generando profonde conseguenze nella vita delle donne che la subiscono. Questo tipo di aggressione include il cyberbullismo, la diffusione non consensuale di contenuti intimi, le molestie online, la creazione di immagini intime utilizzando l’intelligenza artificiale e altre pratiche abusive nell’ambiente digitale. Sebbene si manifesti su piattaforme virtuali, le sue ripercussioni incidono gravemente sulla salute psicologica, emotiva e sociale delle vittime.
In questo contesto, il ruolo del servizio sociale è cruciale per fornire un’assistenza completa ed efficace alle vittime della violenza digitale. I professionisti del servizio sociale devono essere formati per comprendere le dinamiche specifiche di questa forma di violenza, implementare protocolli di cura sensibili e offrire supporto psicosociale che aiuti le donne a superare le conseguenze di questi attacchi. Successivamente, esploreremo come dovrebbe essere il lavoro del servizio sociale in questo settore e proporremo una strategia globale per la cura di queste donne.
Comprendere la violenza digitale
La violenza digitale non è un fenomeno nuovo, ma ha acquisito maggiore visibilità con l’espansione dei social network e la crescente presenza delle donne negli spazi digitali. Comprendere questa forma di violenza implica riconoscere che le piattaforme digitali sono diventate uno spazio in cui le donne sono soggette a molestie, sorveglianza, controllo ed esposizione non consensuale.
Questo tipo di violenza colpisce in modo particolare le donne a causa delle disuguaglianze di genere strutturali che si riproducono nel mondo virtuale. Questi attacchi mirano a controllare, umiliare o punire le donne per il loro comportamento e sono spesso radicati in atteggiamenti misogini che cercano di reprimere la loro autonomia e libertà. Il danno causato da questa violenza può essere profondo, non solo a livello psicologico, ma anche sociale, economico e legale.
Il ruolo del servizio sociale nella cura delle vittime della violenza digitale
Il Servizio Sociale, in quanto disciplina impegnata nella giustizia sociale e nella difesa dei diritti umani, svolge un ruolo fondamentale nella cura delle vittime della violenza digitale. I professionisti del servizio sociale devono essere formati per affrontare i bisogni psicosociali delle vittime, fornendo un supporto completo che consenta loro di ripristinare il proprio benessere emotivo e sociale, nonché di ritrovare il senso di sicurezza.
Valutazione iniziale e rilevamento della violenza digitale
Il primo passo per prendersi cura delle donne vittime di violenza digitale è effettuare una valutazione complessiva della loro situazione. Si tratta non solo di identificare la tipologia di violenza subita (diffusione non consensuale di immagini, cyberbullismo, furto di identità, ecc.), ma anche di comprendere il contesto in cui è avvenuta, l’impatto emotivo e sociale sulla vittima e le risorse disponibili per la tua attenzione.
Gli assistenti sociali devono utilizzare strumenti diagnostici che consentano loro di valutare sia lo stato emotivo della vittima che i suoi bisogni immediati e a lungo termine. Ciò include l’identificazione dei sintomi di stress post-traumatico, ansia, depressione e l’esistenza di reti di supporto familiare e sociale.
Protocollo di cura sensibile ed evitare la rivittimizzazione
Uno dei principi chiave nella cura delle vittime della violenza digitale è evitare la rivittimizzazione. Ciò significa che gli operatori del servizio sociale devono essere estremamente attenti nel modo in cui affrontano il caso, assicurandosi che la donna non venga smascherata o giudicata nuovamente per ciò che ha vissuto.
Il protocollo di cura deve includere:
- Ascolto attivo ed empatia : le vittime della violenza digitale spesso provano vergogna o senso di colpa per ciò che è successo loro. È essenziale che venga loro concesso uno spazio sicuro dove possano condividere la loro esperienza senza essere giudicati.
- Rigorosa riservatezza : nei casi di violenza digitale, la protezione delle informazioni personali è fondamentale. L'assistente sociale deve garantire che tutte le informazioni fornite dalla vittima saranno trattate in modo confidenziale e non saranno condivise senza il suo esplicito consenso.
- Accompagnamento emotivo : le vittime potrebbero attraversare una crisi emotiva a causa dell'esposizione pubblica della loro privacy. È essenziale fornire un supporto emotivo costante che consenta loro di elaborare i propri sentimenti e ritrovare la fiducia.
- Canalizzazione e informazione : è necessario conoscere le fasi di assistenza e denuncia per informare la vittima e incanalarla verso le autorità competenti.
Intervento psicosociale e lavoro con reti di supporto
Il servizio sociale non si concentra solo sulla vittima, ma anche sul suo ambiente. È fondamentale lavorare con le reti di sostegno di una donna, siano esse familiari, amici o colleghi di lavoro, per garantire che abbia un forte sistema di supporto emotivo e sociale.
L'assistente sociale deve:
- Promuovere la consapevolezza nell'ambiente circostante : molte volte, l'ambiente della vittima potrebbe non comprendere la gravità della violenza digitale, il che può portare a giudizio o mancanza di supporto. Sensibilizzare le reti vicine sull’impatto di questo tipo di violenza è essenziale per creare un ambiente protettivo.
- Collegamento a servizi specializzati : oltre all'intervento psicosociale, le vittime potrebbero aver bisogno di servizi legali, di salute mentale o di supporto tecnico per la rimozione dei contenuti online. L'assistente sociale deve essere formato per indirizzare la vittima a servizi specializzati che ne completino il recupero.
Pianificazione del recupero e ripristino del benessere
A lungo termine, l'assistente sociale deve aiutare la vittima a pianificare il suo processo di recupero, che include la ricostruzione della sua vita emotiva, sociale e professionale. Ciò può includere la ricerca di nuove opportunità di lavoro, il reinserimento in ambienti sociali sicuri e l’implementazione di misure di sicurezza digitale per prevenire attacchi futuri.
Proposta per un'assistenza globale alle donne vittime di violenza digitale
Per servire efficacemente le donne vittime della violenza digitale, proponiamo un approccio globale basato su quattro assi fondamentali:
- Creazione di protocolli specifici per la cura delle vittime di violenza digitale
Ogni centro di assistenza e di servizi sociali deve dotarsi di un protocollo specifico per la presa in carico delle vittime di violenza digitale. Questo protocollo dovrebbe includere indicazioni chiare su come individuare i casi, come fornire assistenza psicosociale senza vittimizzare nuovamente la donna e come collegarla a servizi legali e tecnici che possano aiutare a rimuovere i contenuti dannosi dalle piattaforme digitali.
- Formazione continua per assistenti sociali
È essenziale che gli assistenti sociali ricevano una formazione continua sui temi della violenza digitale, della sicurezza online e delle nuove tecnologie. Ciò consentirà loro di comprendere meglio il fenomeno, essere aggiornati sulla legislazione vigente e offrire un sostegno adeguato alle vittime.
- Implementazione di reti di sostegno psicosociale
Le donne che subiscono violenza digitale hanno bisogno di forti reti di sostegno. Nel mio lavoro e nella mia azione di assistente sociale, propongo la creazione di gruppi di sostegno comunitario, sia di persona che virtuali, in cui le vittime possano condividere le loro esperienze e ricevere sostegno emotivo da altre persone che hanno vissuto situazioni simili.
- Collegamento con servizi legali e tecnici specializzati
Poiché la violenza digitale richiede spesso un intervento legale e tecnico, è essenziale che i centri di assistenza sociale lavorino fianco a fianco con avvocati specializzati in crimini informatici e tecnici della sicurezza digitale. Ciò garantirà che le vittime possano intraprendere azioni legali contro gli aggressori e rimuovere i contenuti offensivi in modo efficace.
Attraverso protocolli sensibili, formazione continua e creazione di reti di supporto, è possibile fornire cure efficaci che consentano alle vittime di ritrovare benessere e sicurezza. Le donne che subiscono violenza digitale meritano una risposta che le protegga e le accompagni nel loro percorso verso la giustizia e il recupero, e il Servizio Sociale deve essere in prima linea in questa missione.
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Fonte: La Costilla Rota
Autore: Arely Huerta Maqueda
Articolo tratto interamente da La Costilla Rota
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