Articolo da Radio Onda d’Urto
In Italia sono giorni di dibattito sul salario minimo. Ad alimentare la discussione è stato l’accordo sulla bozza a livello europeo di una direttiva, per stabilire dei parametri generali di definizione di livelli base salariali. Il documento dell’Unione Europea dovrà ricevere l’approvazione definitiva dal Parlamento e dal Consiglio Ue.
Critica Confindustria che pensa il salario minimo rivolto solo ai lavoratori fragili; invece per i sindacati confederali non dovrebbe essere stabilito dalla legge, ma subordinato alle paga base della contrattazione collettiva. A favore della norma il ministro competente, Orlando del Pd, che ha parlato di “passo importante per concretizzare l’Europa sociale e del lavoro” e il 5stelle Di Maio che ha celebrato un “accordo storico” e auspica una “legge dignitosa” in Italia. Contrarie l’eurodeputate della Lega in commissione Lavoro, Lizzi e Zambelli, sostengono che non vi è “nessun obbligo per l’Italia” dove vige “un sistema di contrattazione collettiva così sviluppato che già va oltre l’80% richiesto”. A opporsi anche Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Nel corso della settimana abbiamo raccolti diversi contributi di approfondimento e commento sul tema:
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Autore: redazione Radio Onda d’Urto
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Articolo tratto interamente da Radio Onda d’Urto
Photo credit Lovepeacejoy404, CC BY-SA 4.0, attraverso Wikimedia Commons
Non era quasi nemmeno necessario il diagramma, noi non lo abbiamo proprio, vergognoso
RispondiEliminaUno dei pochi Paesi senza un salario minimo.
EliminaCi vorrebbe una sinistra degna di questo nome in Italia... e poi concordo in pieno con Daniele
RispondiEliminaBisogna formare una vera sinistra forte, seguire l'esempio francese.
EliminaBisogna formare una vera sinistra forte, seguire l'esempio francese.
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