La Natura è un tempio dove colonne vive
lasciano a volte uscire confuse parole;
l’uomo vi passa attraverso foreste di simboli
che l’osservano con sguardi familiari.
Come echi lunghi che da lontano si fondono
in una tenebrosa e profonda unità
vasta quanto la notte e quanto la luce,
i profumi, i colori e i suoni si rispondono.
Ci sono profumi freschi come carni infantili,
dolci come oboi, verdi come praterie
– altri corrotti, ricchi e trionfanti,
che hanno l’espansione delle cose infinite
come l’ambra, il muschio, il benzoino e l’incenso
che cantano gli abbandoni dello spirito e dei sensi.
lasciano a volte uscire confuse parole;
l’uomo vi passa attraverso foreste di simboli
che l’osservano con sguardi familiari.
Come echi lunghi che da lontano si fondono
in una tenebrosa e profonda unità
vasta quanto la notte e quanto la luce,
i profumi, i colori e i suoni si rispondono.
Ci sono profumi freschi come carni infantili,
dolci come oboi, verdi come praterie
– altri corrotti, ricchi e trionfanti,
che hanno l’espansione delle cose infinite
come l’ambra, il muschio, il benzoino e l’incenso
che cantano gli abbandoni dello spirito e dei sensi.
Charles Baudelaire
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