domenica 30 dicembre 2018

Strada d'inverno di Aleksandr Sergeevic Puškin


Strada d'inverno

Attraverso le ondulate nebbie
Traspare la luna,
Sulle tristi radure
Essa versa tristemente la luce.

Sulla strada invernale, noiosa
Corre l'ardita trojka,
Il campanellino dal monotono suono
Echeggia estenuante.

Si sente qualcosa di nostro
Nei prolungati canti del cocchiere:
Ora la sregolatezza ardita,
Ora l'angoscia del cuore...

Non si vede un lume, nè una capanna,
Deserto e neve... Incontro mi vengono
Solo le striate pietre miliari,
Esse solo io incontro...

Noia, tristezza... domani, Nina,
Domani ritornando dall'amata,
Mi abbandonerò presso il camino,
La guarderò senza saziarmi.

Sonora la lancetta dell'orologio
compirà il suo misurato cammino,
E, allontanando gli importuni,
La mezzanotte non ci separerà.

Che tristezza, Nina : la mia strada è noiosa,
Sonnecchiando, il cocchiere tace,
Il campanellino ha un suono monotono,
Il raggio della luna è offuscato

Aleksandr Sergeevic Puškin


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