mercoledì 12 dicembre 2018
12 dicembre 1969 - Strage di piazza Fontana
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La strage di piazza Fontana fu conseguenza di un grave attentato terroristico compiuto il 12 dicembre 1969 nel centro di Milano presso la Banca Nazionale dell'Agricoltura che causò 17 morti e 88 feriti. Considerata «la madre di tutte le stragi», il «primo e più dirompente atto terroristico dal dopoguerra», «il momento più incandescente della strategia della tensione» e da alcuni ritenuto l'inizio del periodo passato alla storia in Italia come anni di piombo. Per tanti aspetti si può parlare d'una storia della Repubblica prima e dopo piazza Fontana.
La strage della Banca dell'Agricoltura non fu la più atroce tra quelle che hanno insanguinato l'Italia, ma diede avvio al periodo stragista della Strategia della tensione in Italia. Le lunghe e innumerevoli indagini hanno rivelato che la strage fu compiuta da terroristi dell'estrema destra, collegati con apparati statali e sovranazionali, i quali però non sono mai stati perseguiti.
Nel giugno 2005 la Corte di Cassazione ha stabilito che la strage fu opera di «un gruppo eversivo costituito a Padova nell'alveo di Ordine nuovo» e «capitanato da Franco Freda e Giovanni Ventura»,[ non più perseguibili in quanto precedentemente assolti con giudizio definitivo dalla Corte d'assise d'appello di Bari. Gli esecutori materiali sono ignoti.
A causa del ricorso al segreto di Stato durante le indagini, la storia giudiziaria della strage di Piazza Fontana rappresenta sul versante terrorismo quello che il golpe Borghese rappresenta sul versante dell'eversione.
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4 commenti:
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Io ero una ragazzina, ma ricordo perfetttamente l’ansia nella voce di chi ne parlava.
RispondiEliminasinforosa
Una strage ancora con tanti lati oscuri.
EliminaOvviamente una cosa che non dovremo mai dimenticare. Ricordo un fumetto meravigioso della BeccoGiallo (molto più bello del deludente film di Giordana).
RispondiEliminaI fumetti della BeccoGiallo raccontano molto bene.
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