Articolo da Nuovoeutile
Dov’è finito il rispetto? Questa,
lo so, sembra una domanda da vecchie signore. Ma, poiché non mi dispiace
giocarmela ogni tanto da vecchia signora, è una domanda che mi sento
autorizzata a pormi, e a porvi, anche se non esattamente in questi
termini stizziti.
La prendo da un altro verso, invitandovi
a a formulare una definizione esauriente del termine. Riuscirci non è
facile come sembra.
Su, concedetevi qualche secondo per pensarci.
Su, concedetevi qualche secondo per pensarci.
COME LO DEFINIAMO? Sentimento e atteggiamento di riguardo, di stima e di deferenza, devota e spesso affettuosa, verso una persona, dice il vocabolario Treccani. E poi: sentimento che porta a riconoscere i diritti, il decoro, la dignità. E ancora: osservanza, esecuzione fedele e attenta di un ordine, di una regola. Infine: riguardo, considerazione, attenzione.
CONVIVENZA E REGOLE. La
definizione del termine è ampia. Considera ogni possibile ambito a cui
l’idea e la pratica di quello che intendiamo per “rispetto” si può
estendere: le relazioni tra persone. Le buone pratiche della convivenza.
L’osservanza delle regole. Più in generale, il prestare attenzione a
quanto ci sta attorno. Eppure, anche a leggerla nella sua interezza, sembra che manchi qualcosa.
RISPETTARE, CIOÈ GUARDARE. Vabbé, torno alle origini, abbandono la ricerca in rete, apro il vecchio vocabolario di latino e vado a pescare il verbo respĭcĭo, da cui deriva l’italiano rispetto. Il quale verbo significa, guarda un po’, guardare, guardare indietro, voltarsi a guardare.
Questo è un ottimo punto: il guardare.
Questo è un ottimo punto: il guardare.
TI RICONOSCO: TU ESISTI. Se ti rispetto, vuol dire che
prima di tutto ti vedo. E che ti guardo, e non una volta sola. Se ti
guardo, vuol dire che ti dedico il mio tempo e la mia attenzione,
riconoscendo implicitamente il tuo valore.
C’è un sentimento che nasce da una distanza (appunto: uno spazio di rispetto), da un un indugio e da un riconoscimento.
Vuol dire insomma che non procedo come se tu non ci fossi. Non ti ignoro come se tu non contassi niente. Non ti scanso o ti calpesto come se tu fossi irrilevante o invisibile. Insomma: non faccio finta che tu non esista.
C’è un sentimento che nasce da una distanza (appunto: uno spazio di rispetto), da un un indugio e da un riconoscimento.
Vuol dire insomma che non procedo come se tu non ci fossi. Non ti ignoro come se tu non contassi niente. Non ti scanso o ti calpesto come se tu fossi irrilevante o invisibile. Insomma: non faccio finta che tu non esista.
UNA QUESTIONE DI SOSTANZA. Sul rispetto reciproco si basano le relazioni interpersonali e la convivenza civile.
Sul rispetto si fonda l’empatia. Non è (o non è solo) una questione di
buone maniere o di deferenza. In altre parole: non è una questione di
forma, ma di sostanza.
RISPETTABILITÀ: UN’ALTRA COSA. Tutto ciò, per inciso e a scanso di equivoci, c’entra assai poco con il concetto ottocentesco di decoro e rispettabilità borghese, formale e basata su rigide gerarchie, estese anche all’ambito familiare, fondamentalmente inique e… poco rispettose.
IL VALORE DELL’ALTRO.
Qui si tratta, appunto, di riconoscere il valore dell’interlocutore e la
legittimità della sua posizione e dei suoi interessi, all’interno di un
confronto o di uno scambio. Questo vuol dire che interessi e posizione,
che pure possono essere oggetto di discussione, in primo luogo vanno
(ti vedo! E ti riconosco) considerati. Di fatto, rispettare anche gli
avversari – ne abbiamo parlato di recente – è il modo per non trasformare un conflitto in una catastrofe irreparabile.
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Fonte: Nuovoeutile
Autore: Annamaria Testa
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Autore: Annamaria Testa
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Articolo tratto interamente da Nuovo e utile
Caro Vincenzo, molto ma molto interessante questo tuo post.
RispondiEliminaCiao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Il post non è mio, ma di Annamaria Testa, tra l'altro è stato pubblicato su L'Internazionale.
EliminaDovremmo leggerlo tutti più volte al giorno finché non si inchioda nella testa. Grazie.
RispondiEliminasinforosa
Hai sicuramente ragione.
EliminaIl rispetto è la chiave di tutto. Saluti
RispondiEliminaSenza dubbio.
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