Madre Terra di Henry Van Dyke

Madre Terra

Madre di tutti i poeti e i cantanti eccitati che se ne sono andati,

Madre di tutta l'erba che tesse sulle loro tombe la gloria del campo,

Madre di tutte le molteplici forme di vita, dal seno profondo, paziente, impassibile,

Silenziosa covatrice e nutrice di gioie e dolori lirici!

Da te, sì, sicuramente dalla fertile profondità sotto il tuo petto,

Sgorgarono in qualche modo strano, tu che giacevi immobile, senza voce,

Tutti questi canti della natura, ritmici, appassionati, struggenti,

Che provengono in musica dalla terra, ma non alla terra ritornano.

Polvere sono i cuori rosso sangue che battono a tempo con queste misure,

Tu li hai ripresi in te, segretamente, irresistibilmente

Attirando le correnti cremisi della vita giù, giù, giù

In profondità nel tuo seno di nuovo, come un fiume che si perde nella sabbia.

Ma le anime dei cantori sono entrate nei canti che li hanno rivelati, -

canti appassionati, canti immortali di gioia e dolore, amore e desiderio:

Fluttuando da un cuore all'altro dei tuoi figli, echeggiano sopra di te:

non esprimono forse il tuo cuore, le voci di coloro che ti amano?

A lungo eri rimasta come una regina trasformata da un antico incantesimo

in una forma aliena, misteriosa, bella, senza parole,

senza sapere chi fossi, finché il tocco del tuo Signore e Amante

che operava dentro di te non risvegliò l'uomo-bambino a respirare il tuo segreto.

Tutti i tuoi fiori, uccelli, foreste e acque correnti

non sono altro che forme incantate per incarnare la vita dello spirito;

tu stessa, madre terra, in montagna, prato e oceano,

custodisci la poesia di Dio, pensiero ed emozione eterni. 

Henry Van Dyke