venerdì 28 febbraio 2025

Tagli alla cooperazione in Europa



Articolo da Info Cooperazione

Negli ultimi 12 mesi, diversi paesi europei hanno ridotto in modo significativo i loro stanziamenti per la cooperazione internazionale. Questo fenomeno è fortemente influenzato dall’ascesa di governi di destra patriotica e populisti in diversi paesi europei, che hanno ridefinito le priorità politiche nazionali spostando l’attenzione su sicurezza, difesa e gestione della migrazione a discapito della cooperazione internazionale. Inoltre, la narrazione promossa da figure come Donald Trump ed Elon Musk, e le ultime misure shock attuate dall’amministrazione americana, ha contribuito a legittimare una visione transazionale, dove gli aiuti esteri vengono percepiti come una merce di scambio piuttosto che come una responsabilità globale.

Le motivazioni dei tagli variano: dalla necessità di riequilibrare i bilanci nazionali, alle pressioni politiche interne, fino a strategie che privilegiano un approccio più nazionalista alla gestione degli aiuti allo sviluppo. Di seguito, vi proponiamo una carrellata della situazione nei principali paesi europei, ne emerge un quadro preoccupante destinato ad avere ripercussioni anche sull’aiuto dell’Unione Europea.

Paesi Bassi: cooperazione al servizio degli interessi nazionali

L’annuncio più recente in ordine di tempo è quello dell’Olanda che dimostra l’alto potenziale di contagio della narrazione di Trump. Il governo olandese ha annunciato alcuni giorni fa un taglio di 2,4 miliardi di euro agli aiuti allo sviluppo, destinando i fondi rimanenti solo a programmi che contribuiscano direttamente agli interessi nazionali. Verranno interrotti i finanziamenti per i diritti delle donne, l’uguaglianza di genere, la formazione professionale, lo sport, la cultura e i finanziamenti per il clima. Anche la cooperazione multilaterale e il sostegno a UNICEF subiranno forti riduzioni. I fondi verranno concentrati su commercio, sicurezza e gestione della migrazione.

Belgio: una riduzione del 25% nel prossimo ciclo legislativo

Anche il Belgio ha deciso di ridurre di un quarto il budget destinato alla cooperazione, che attualmente ammonta a 1,2 miliardi di euro annui. L’agenzia Enabel, che gestisce gran parte degli aiuti bilaterali, rischia di subire pesanti tagli. Questa decisione ha scatenato dure critiche, con molti parlamentari che accusano il governo di mettere a rischio vite umane. Inoltre, il Ruanda ha annunciato la sospensione della cooperazione con il Belgio, in risposta alla posizione di Bruxelles sul conflitto nella Repubblica Democratica del Congo.

Regno Unito: speranze infrante con il nuovo governo

Nonostante le promesse pre-elettorali del primo ministro Keir Starmer di riportare la cooperazione allo 0,7% del RNL, il primo bilancio del governo laburista ha mantenuto l’obiettivo dello 0,5% fino al 2030, con tagli per 700 milioni di sterline all’APS.

Francia: promesse disattese e nuovi tagli

Il presidente Emmanuel Macron aveva inizialmente sostenuto un ambizioso programma di aiuti, promettendo di portare la cooperazione allo sviluppo allo 0,7% del RNL entro il 2025. Tuttavia, a causa di un deficit pubblico in crescita di 3,2 trilioni di euro, la Francia ha annunciato un piano di austerità che include un taglio di 1 miliardo di euro agli aiuti pubblici allo sviluppo. Questo è il terzo taglio in due anni.

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Fonte: Info Cooperazione

Autore: redazione Info Cooperazione


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Articolo tratto interamente da Info Cooperazione


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