venerdì 28 febbraio 2025

Le bollette italiane sono le più care d’Europa



Articolo da Pressenza

Le bollette italiane sono le più care d’Europa: il 30% più alte di quelle della Germania e il doppio di quelle della Spagna. “Da ormai tre anni, denuncia la CGIL, mentre le grandi aziende del settore energia registrano bilanci stellari, circa 2,2 milioni di famiglie italiane sperimentano il dramma della povertà energetica. Si tratta quasi dell’8% della popolazione del Paese. A essere specialmente colpiti sono gli anziani: il 47% di loro è a rischio o in povertà energetica. Per di più, complice anche la fine del mercato tutelato, la spesa media annuale di una famiglia tipo è destinata ad aumentare ulteriormente, sfiorando i 3mila euro l’anno.”

Sono circa 13.200 i possibili contratti del libero mercato di energia tra i quali una famiglia dovrebbe scegliere il più adeguato alle proprie esigenze. E in molti casi, oltre al costo di luce o gas, questi contratti obbligano ad acquistare servizi accessori: assicurazioni, canoni di manutenzione delle caldaie, servizi di telemedicina oltre costi occulti in caso di recesso anticipato e cambi tariffe. Costi e servizi accessori che spesso nulla hanno a che vedere con l’erogazione del gas o dell’elettricità. E’ l’amara constatazione che arriva dalla Caritas di Roma, che denuncia con forza le ipocrisie e i paradossi del “mercato libero” nei contratti, “le cui offerte economiche sono consultabili sul Portale ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che risultano incomprensibili ai più e soprattutto quasi mai effettivamente convenienti.” Anche per gli anziani, i disabili e i percettori di redditi bassi, i clienti “ vulnerabili” che sono rimasti gli unici ad aver diritto al mercato “tutelato”, la situazione appare critica: al momento, per il complesso meccanismo della formazione del prezzo, stanno pagando circa il 18% in più rispetto ai clienti non vulnerabili approdati al Servizio di Tutele Graduali (STG). I vulnerabili adesso hanno tempo fino al 30 giugno 2025 per accedere al STG cercando di risparmiare così qualche centinaio di euro su base annua. Al momento, il libero mercato si sta traducendo in grandi profitti per le imprese e in un crescente rischio di povertà per le famiglie. Un rischio più volte segnalato, che oggi è diventato realtà.

E come se non bastasse, denuncia la Caritas di Roma, il mercato si è arricchito di offerte con vendite abbinate: nella bolletta il cliente trova costi di assicurazioni improbabili o ancora servizi di telemedicina dal costo di 150 euro annui, più o meno l’equivalente su base annua del bonus sociale. Tutto questo non è tollerabile. Alle offerte del libero mercato poco convenienti si aggiungono i costi di servizi accessori non richiesti che erodono i tentativi di calmierare il costo della bolletta. Una situazione che, come spesso accade, sta mettendo in crisi soprattutto le famiglie più fragili e gli anziani, che sempre più si rivolgono ai centri di ascolto parrocchiali per chiedere un aiuto per il pagamento delle bollette.” La Caritas di Roma dal 2022 ad oggi si è attivata con iniziative come la “Bolletta sospesa” e “Fondo famiglia” in aiuto di oltre 200 mila euro per consentire il pagamento delle bollette ed evitare i distacchi per morosità e ha diffuso un Manuale operativo dei diritti per accompagnare le parrocchie (e non solo) nella tutela delle famiglie fragili.


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Fonte: Pressenza
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