Articolo da The Red Herald
Questo articolo è stato tradotto automaticamente. La traduzione rende il senso dell’articolo, tuttavia consigliamo di leggere il testo originale su The Red Herald
I media del Bangladesh hanno riferito la scorsa settimana di diverse proteste dei lavoratori in tutto il paese. La situazione per la gente e la classe operaia non è migliorata dopo la cacciata di Sheikh Hasina e l'instaurazione del governo di Muhammad Yunus, nonostante lui si sia descritto come portatore di un cambiamento radicale. I licenziamenti, i mancati pagamenti e le chiusure delle fabbriche di abbigliamento sono stati molto comuni dall'agosto 2024 e ogni settimana ci sono nuove proteste dei lavoratori.
In tal senso, la scorsa settimana sono scoppiate nuove proteste. Mercoledì 19 febbraio, i lavoratori dell'abbigliamento hanno organizzato una protesta chiedendo la reintegrazione dei lavoratori licenziati, il ritiro dei casi repressivi e la riapertura della loro fabbrica. Diverse centinaia di lavoratori hanno bloccato la strada Dhaka-Narayanganj per ore e causato gravi interruzioni del traffico. Questa è stata la seconda protesta di questo tipo in tre giorni, poiché i lavoratori avevano precedentemente bloccato le strade principali a Chashara per tre ore lunedì. Queste proteste sono scoppiate dopo che alcuni lavoratori hanno protestato all'interno della fabbrica chiedendo il pagamento dei loro salari ed erano stati accusati dalla polizia di vandalismo. Sabato 22 febbraio, i lavoratori di due fabbriche di abbigliamento hanno protestato anche a Savar bloccando le strade regionali per chiedere i loro salari non pagati e la riapertura delle loro fabbriche.
I lavoratori esternalizzati hanno anche bloccato le strade a Dhaka chiedendo la regolarizzazione dei posti di lavoro per tutti i dipendenti che lavoravano in progetti di esternalizzazione in istituzioni governative e autonome sabato 22 febbraio. Poiché erano fermi nelle loro richieste e dichiaravano che non avrebbero abbandonato le strade, la polizia è intervenuta e li ha duramente attaccati usando idranti e granate stordenti, causando il ferimento di due lavoratori.
Il governo di Muhammad Yunus affronta queste proteste come era solito fare con il governo precedente: con repressione e ignorando le preoccupazioni e le esigenze del popolo bengalese e della classe operaia. Al loro fianco, i lavoratori non si piegano, ma affrontano la situazione e si ribellano.
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Fonte: The Red Herald
Autore: G.D.
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