"Tutte quelle persone. Cosa fanno? Cosa pensano? Tutti dobbiamo morire, tutti quanti, che circo! Non fosse altro che per questo, dovremmo amarci tutti quanti, e invece no. Siamo terrorizzati e schiacciati dalle banalità, siamo divorati dal nulla. Per imparare non c’è niente di meglio, dopo uno sbaglio, che raccogliere le idee e andare avanti. E invece quasi tutti si fanno prendere dalla paura. Hanno così paura di sbagliare che sbagliano. Sono troppo condizionati, troppo abituati a sentirsi dire quello che devono fare. Prima in famiglia, poi a scuola e per finire nel mondo del lavoro. A volte non hai il tempo di accorgertene. Le cose capitano in pochi secondi. Tutto cambia. Sei vivo. Sei morto. E il mondo va avanti. Siamo sottili come carta. Viviamo sul filo delle percentuali, temporaneamente. E questo è il bello e il brutto, il fattore tempo. E non ci si può fare niente. Puoi startene in cima a una montagna a meditare per decenni e non cambierà una virgola. Puoi cambiare te stesso e fartene una ragione, ma forse anche questo è sbagliato. Magari pensiamo troppo. Sentire di più, pensare di meno."
Charles Bukowski
Vero. A volte pensiamo troppo, invece dovremmo goderci l'attimo, il presente, i momenti felici, senza pensare che ne arriveranno altri tristi. Dovremmo cercare di essere sempre noi stessi, senza maschere e, soprattutto, volerci bene così come siamo, senza confrontarci continuamente con gli altri temendo di valere o di avere di meno.
RispondiEliminaLa vita è breve, bisogna viverla.
EliminaChissà, magari il grande Carletto non ha tutti torti... 😉
RispondiEliminaCiao Vincenzo, grazie!
Tanta verità nelle sue parole.
Eliminail buon Charles fa sempre riflettere
RispondiElimina👍
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