San Martino
La nebbia a gl'irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
va per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor de i vini
l'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppietando:
sta il cacciator fischiando
sull'uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
va per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor de i vini
l'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppietando:
sta il cacciator fischiando
sull'uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.
Giosuè Carducci
Che bella questa poesia !! E' un caro ricordo degli anni di scuola. Buona giornata.
RispondiEliminaUn classico.
EliminaUna poesia "cult" da imparare a memoria alle elementari, con tanto di analisi dei versi. 😊
RispondiEliminaEsatto.
EliminaLa poesia di Carducci, una delle più amate da me!
RispondiEliminaGrazie Vincenzo!
Una delle più famose.
Eliminae come scordarsi la versione di Fiorello ;P
RispondiEliminaRicordo anche quella.
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