mercoledì 4 gennaio 2017

Il reddito di base in Finlandia è realtà


Articolo da Internazionale

Il 2 gennaio il governo finlandese guidato dal primo ministro Juha Sipilä, leader del Partito di centro finlandese, ha lanciato un progetto pilota della durata di due anni che coinvolgerà duemila disoccupati, ai quali saranno versati ogni mese 560 euro.

I beneficiari di questa forma di reddito di base sono stati scelti in modo casuale a dicembre all’interno di un gruppo di persone di età compresa tra i 25 e i 58 anni che ricevono i sussidi di disoccupazione. I lavoratori svolgevano sia mansioni come quella di operaio sia compiti più qualificati, come quello di programmatore informatico. Nei prossimi mesi riceveranno la somma in maniera automatica, senza ostacoli burocratici né penalità se guadagnano altri soldi, e non dovranno rendere conto di come spendono il denaro ricevuto.

L’intento delle autorità finlandesi è spingere i lavoratori a non accettare condizioni di lavoro sfavorevoli o stipendi troppo bassi. Ma, soprattutto, vogliono vedere se distribuire questo denaro può servire a favorire la creazione di nuovi posti di lavoro. I partecipanti al progetto pilota potranno infatti svolgere impieghi part-time, a tempo determinato o in proprio perché, diversamente da quanto succede con i sussidi di disoccupazione tradizionali, erogati con modalità più rigide, il fatto di guadagnare altro denaro non comporta la perdita dei 560 euro.

Perché in Finlandia

In Finlandia, secondo i dati ufficiali, il dipendente di un’azienda privata guadagna in media 3.500 euro al mese. Sempre secondo il governo, nel paese di 5,5 milioni di abitanti il tasso di disoccupazione è dell’8,6 per cento, in linea con la media europea. Tuttavia in alcune parti del paese, come nel distretto tecnologico di Oulu, questo tasso sfiora il 16 per cento dopo i licenziamenti attuati da grandi aziende come la Nokia. Nel paese ci sono migliaia di ingegneri in cerca di lavoro.

Le preoccupazioni del governo finlandese sono molto pragmatiche, scrive il New York Times. L’obiettivo del progetto pilota è creare nuovi posti di lavoro. Negli ultimi dieci anni l’economia finlandese ha attraversato un momento di stagnazione. La crisi finanziaria ha impedito all’industria tecnologica locale di rinnovarsi e il commercio con la vicina Russia è calato. L’impatto sui lavoratori è stato mitigato da un sistema sviluppato – e per certi versi molto complicato – di sussidi sociali, che ora il governo sente la necessità di riformare e semplificare. Inoltre, riporta il sito Helsinki Times, il premier Sipilä ha avvertito che la recente ripresa dell’economia non allontana del tutto il rischio che in Finlandia crescono le disuguaglianze.

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Fonte: Internazionale


Autore: redazione Internazionale


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Articolo tratto interamente da Internazionale




6 commenti:

  1. Anche questo post caro Vincenzo è molto importante, grazie che ci tieni informati di tutto ciò che avviene.
    Ciao e ora che l'Epifania è arrivata, tutte le feste porta via.
    Tomaso

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  2. 365 giorni di gioia e felicita per te...buon 2017

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  3. Vorrei sapere che ne pensa Aki Kaurismaki, attento osservatore della realtà sociale del suo paese (e non solo).

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  4. Distribuire a macchia di leopardo,cpme i famosi 80€ renziani o i 500€ una tantum ai diciottenni serve a poco e il costo del lavoro oberato di balzelli quello che impedisce alle aziende di pagare di più i propri dipendenti.
    Buona befana,fulvio

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  5. Spero che questo progetto dia buoni risultati e che sia esportabile anche in altri paesi...anche se la vedo dura qui da noi: la distribuzione di denaro gratis già avviene ma...con ben altre modalità!
    Un caro saluto
    Carmen

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  6. Conosco molto bene la finladia ci ho abitato per tre anni consecutivi,
    Un paese dove c'è una grande solidarietà sociale, un attenzione a tutti i cittadini molto alta, una società che tende ad unire le persone e invita a valorizzare il talento, da noi sono parole in Finlandia sono fatti, un paese che ammiro da sempre.
    Sono certo che nessun finlandese è contrario a questa iniziativa e che nessuno lo richiederà se non ne avrà bisogno.

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