"Si ha paura di mille cose, dei dolori, dei giudizi, del proprio cuore, del risveglio, della solitudine, del freddo, della pazzia, della morte... specie di questa, della morte. Ma tutto ciò è maschera e travestimento.
In realtà c'è una cosa sola della quale si ha paura: del lasciarsi cadere, del passo incerto, del breve passo sopra tutte le assicurazioni esistenti. E chi una volta sola si è donato, chi una volta sola si è affidato alla sorte, questi è libero. Egli non obbedisce più alla legge terrena, è caduto nella spazio universale e partecipa alla ridda delle stelle."
Hermann Hesse
Le novità ... il nostro essere interiore più profondo ... solo lui sa cosa sente ... spesso, troppo spesso ... nulla io, Cavaliere, ho messo da tempo, da parte la paura di perdere le persone ... la paura di "perdere" ... la paura ... cosa pragmatica dell'essere umano, che come la sofferenza, farà sempre parte di noi. Hesse scrive il giusto, solo che la paura del lasciarsi cadere è la paura del vuoto, della sbagliata consapevolezza dell'uomo, di non saper accettare che non tutto ci è dato di sapere ...Ciao e Buona serata.
RispondiEliminaPurtroppo non è così facile.
RispondiEliminaVeramente bella questa, caro Vincenzo, ciao e buona settimana, amico.
RispondiEliminaTomaso
Affidarsi alla sorte… la libertà ( o forse in tal caso semplice aleatorietà?) che ne deriva forse nasce dall'esito di tale abbandono non pensi? Se l'esisto fosse negativo non so quanto questo ci renderebbe più liberi o invece più spaventati. Fose più che di libertà per abbandonarsi alla sorte trovo più giusto parlare di coraggio nell'affrontare le proprie paure.
RispondiEliminaCitazione bellissima, d'altra parte Hermann Hesse è un grande.
RispondiEliminasinforosa